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Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha evitato il peggio.

Il presidente della Regione è stato salvato dal linciaggio grazie al pronto intervento di carabinieri e polizia. Il fatto è accaduto a Sulmona dove si era recato per partecipare a un convegno. Al suo arrivo è stato accolto da urla e slogan di alcuni cittadini che erano lì ad attenderlo per contestargli la poca chiarezza sulle sorti del punto nascita della città. Nonostante le domande e le preoccupazioni dei residenti, D’Alfonso è fuggito eludendo le domande.

A fine convegno l’incontro si è svolto nel Comune di Sulmona alla presenza del vice sindaco Luisa Taglieri. D’Alfonso ha precisato che la linea adottata dal governo regionale per la chiusura dei punti nascita è stata chiesta, a sua volta, dal Ministero della Salute come pegno per uscire dal commissariamento. Nonostante ciò, D’Alfonso ha promesso un piano di investimenti per affrontare il problema. A quel punto i manifestanti lo hanno accerchiato spintonandolo mentre cercava di uscire dall’aula comunale. L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio.

Nei giorni scorsi la maggioranza è stata battuta con 17 voti contro i 14 con una risoluzione voluta dalle opposizioni per chiedere il ritiro il decreto che imponeva la chiusura dei punti nascita di Atri, Penne, Sulmona e Ortona. A votare con le opposizioni i consiglieri Gerosolimo e Olivieri (Abruzzo Civico) e Monticelli e Pietrucci (Pd). 

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