Bari: Pisicchio, il fedelissimo di Emiliano, agli arresti domiciliari
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Nuova inchiesta giudiziaria sulla Puglia: Alfonso Pisicchio, ex assessore della Regione Puglia, e suo fratello Enzo Pisicchio, sono finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Bari.

Bari: Pisicchio, il fedelissimo di Emiliano, agli arresti domiciliari. Questi avvenimenti seguono due precedenti indagini che hanno scosso il panorama politico. Meno di una settimana fa, l’assessora Anita Maurodinoia si era dimessa a causa di indagini per voto di scambio, mentre a febbraio un’altra inchiesta aveva coinvolto 130 persone. I reati contestati, che vanno dal 2016 al 2020, includono corruzione, truffa, e turbata libertà degli incanti. Gli arresti di mercoledì coinvolgono Alfonso Pisicchio e altre cinque persone, mentre la Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di circa 800.000 euro.

L’inchiesta riguarda tre presunti appalti truccati, con un broker di 58 anni, Cosimo Napoletano, di Monopoli, finito in carcere. Altri coinvolti, tra cui i fratelli Pisicchio e l’imprenditore Giovanni Riefoli, sono agli arresti domiciliari. Sono 15 gli indagati in totale. Secondo l’accusa, i fratelli Pisicchio e il partito Iniziativa Democratica avrebbero ricevuto contributi finanziari illeciti. Alfonso Pisicchio, in particolare, è accusato di corruzione per favorire un imprenditore in cambio di benefici personali.

Le dimissioni di Alfonso Pisicchio dall’Arti, l’agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, sono state annunciate poco prima che fossero resi noti gli arresti. Pisicchio, politicamente vicino a Emiliano, ha lasciato la sua posizione poche ore prima dell’ordinanza di custodia cautelare. La giunta regionale ha nominato un commissario straordinario per sostituirlo. Pisicchio era già stato coinvolto in un’indagine nel 2020 per corruzione, ma aveva negato qualsiasi coinvolgimento nelle sue attività istituzionali.

La decisione della giudice di applicare le misure cautelari è stata motivata dal pericolo di reiterazione del reato e dal disvalore delle condotte, definendo l’uso abusivo delle pubbliche funzioni come un “mercimonio” per vantaggio personale. Pisicchio è descritto come un politico attivo e influente, coinvolto in pratiche clientelari per ottenere consenso elettorale. La giudice ha anche evidenziato il danno patrimoniale causato alle casse regionali e comunali.

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