Caso Andrea Scanzi: dopo il vaccino si è spostato in hotel a 5 stelle
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Andrea Scanzi ha provato a difendersi dopo le polemiche scoppiate per la somministrazione del vaccino. Scanzi è intervenuto sui Social per fornire la sua versione dei fatti, difendendosi dalle accuse che gli sono piovute addosso.

La vaccinazione del giornalista è perfettamente lecita e legittima per le modalità di somministrazione della Regione Toscana. L’ente ha infatti creato una lista di riservisti pronti a subentrare nel caso di rinuncia degli aventi diritto della lista principale. Andrea Scanzi, in quanto caregiver dei suoi anziani genitori, considerate persone fragili, nonostante la giovane età è da considerare tra gli aventi diritto riservisti.

In tanti l’hanno attaccato Scanzi perché ha ricevuto il vaccino prima di molti anziani, considerando le percentuali di somministrazione tra gli over 80 della Regione Toscana. “L’ho fatta in un momento storico in cui nessuno o pochi italiani avrebbero voluto fare AstraZeneca: io ho voluto accettare l’invito di vaccinarmi proprio per dare un segnale agli italiani” ha detto.

Il video è stato girato in un ambiente elegante, che i più hanno pensato si trattasse della sua abitazione in Toscana. Tuttavia, Dagospia in un articolo pubblicato in mattinata, avrebbe individuato l’esatta collocazione di Andrea Scanzi, che dopo aver ricevuto il vaccino si sarebbe spostato in un’altra regione. “Sapete dove era ieri Andrea Scanzi a fare la sua diretta Facebook in cui dava dei poveri imbecilli a tutti? All’Hotel Palace di Merano, dove l’opinionista per mancanza di opinioni va ogni anno a fare una settimana di ‘detox rigoroso'”, si legge nella nota di Dagospia.

Intanto la Asl ha avviato un’indagine interna per verificare la correttezza nella procedura di vaccinazione di Andrea Scanzi. Come si legge sul sito Sr71.it, “l’azienda sanitaria ieri pomeriggio ha aperto un sito provvisorio per formalizzare la lista d’attesa per i candidati agli ‘avanzi di AstraZeneca’. Fino ad allora, come dichiarato dallo stesso giornalista aretino, la lista dei panchinari era solo verbale”. In poche ore sono stati oltre 2500 i riservisti accreditati. La direttrice sanitaria Asl Toscana Sud Est, Simona Dei, dopo le dovute verifiche, ha chiuso la questione non trovando anomalie nella somministrazione ad Andrea Scanzi: “Non possiamo sollevare dubbi preventivi sulla veridicità delle dichiarazioni di Scanzi, come su quelle di tutti gli altri ‘panchinari’, si tratta infatti di autodichiarazioni”.

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