Chip Act, von der Leyen: "la Ue a febbraio produrrà più microchip"
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“La Commissione in febbraio presenterà il Chip Act per rafforzare la capacità di produzione dei microchip. Includerà, inoltre, cambiamenti alle regole di aiuto di Stato per creare fabbriche per la produzione in Ue”.

A darne notizia è la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso dell’intervento al World Economic Forum a Davos.

“La domanda per i semiconduttori nel mondo sta esplodendo, i microchip sono ovunque oggigiorno, non c’è economia digitale senza i microchip e il fabbisogno dell’Ue raddoppierà in dieci anni”, ha aggiunto. “Ecco perché – spiega von der Leyen – dobbiamo alzare la posta in gioco quando si parla di produzione. Non c’è tempo da perdere. Entro il 2030 il 20% della produzione mondiale di microchip dovrà avvenire entro i confini europei”.

L’evento virtuale Agenda 2022 di Davos si è svolto dal 17 al 21 gennaio 2022.

Capi di stato e di governo, amministratori delegati e altri leader si sono ritrovati per proporre soluzioni a problemi urgenti e che riguardano tutto il mondo. Le conversazioni si sono concentrate su argomenti tra cui la risposta alla pandemia di COVID-19, la ripresa economica globale, l’azione per il clima, l’innovazione tecnologica e la collaborazione globale.

L’incertezza del 2022

L’anno 2022 è iniziato con incertezza. La variante Omicron COVID-19 diffusa in tutto il mondo, i rischi di una crisi climatica, la ripresa economica e lo sviluppo che sembravano bloccarsi. Infine, il divario tra ricchi e poveri sempre più largo. La riunione di Davos è servita proprio a condividere soluzioni.

Il 2022 afflitto da sfide globali, ma non è senza speranza.

Attraverso la collaborazione globale, le partnership pubblico-privato, nuovi modelli e innovazioni e un rinnovato senso di responsabilità sociale possiamo creare un mondo più sostenibile, inclusivo e resiliente.

“Stiamo assistendo all’aumento delle sfide, dalle interruzioni della catena di approvvigionamento, ai cambiamenti nei mercati del lavoro, ai dati sull’inflazione che preoccupano allo stesso modo i responsabili politici e gli individui. L’anno a venire è cruciale per lavorare insieme, ricostruire la fiducia e plasmare un futuro migliore e più inclusivo per tutti”.

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