Claudio Rais si è tolto la vita. “Danneggiato da una reazione al vaccino"
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Claudio Rais, dopo un lungo periodo di sofferenza dovuta a una reazione del vaccino anti covid, non ce l’ha più fatta e si è tolto la vita.

Sul profilo Facebook scriveva Claudio Rais:

“Ma come vi permettete ancora …?…siete veramente così presuntuosi da pensare sul serio che una persona che ha dedicato tutto se stesso per lo sport, l’attività fisica ed il benessere proprio e degli altri…possa da un giorno all’altro smettere tutto e spendere migliaia di euro in visite di ogni genere perché si sta sognando un malessere? Sono stato danneggiato da una reazione che insieme agli effetti del covid ha creato un danno molto grave a livello neurologico e fisiologico che mi sta letteralmente IMPEDENDO di svolgere una vita normale e rispettosa”.

Il 14 marzo la scomparsa dello sportivo dopo un calvario durato mesi. Sui social scriveva: “Vogliono farmi prendere psicofarmaci”.

Claudio Rais, campione di nuoto, è morto a 37 anni. Era stato lui stesso a denunciare l’inizio di uno stato di malessere molto grave dopo la terza dose di vaccino, una dose Moderna dopo le prime due Pfizer.

“Da fuori non si può e non si potrà mai capire ma questo non vuol dire che siete autorizzati a sparare sentenze senza alcun ritegno. Se fosse veramente come sostengono alcuni di voi non ci sarebbe stato alcun problema ad ammetterlo”.

La prova del vaccino e i sintomi

“Il fatto è che non è così purtroppo e sottolineo PURTROPPO …perché ne ho la prova ogni secondo che passa… ed io con la poca forza e lucidità che mi rimangono…sto cercando disperatamente di ritrovare la vita che mi è stata tolta e lo farò finché mi batterà il cuore. Molti al mio posto si sarebbero già messi una corda al collo senza pensarci due volte. La mia situazione si sta aggravando con sintomi sempre più spaventosi che non so come ancora riesco a sopportare. Articolazioni, pelle, organi e soprattutto deficit cognitivi da paragonare a quelli di un grave trauma cerebrale. Sensibilità, cognizione, termoregolazione, equilibrio, vista, appetito, sete, impulsi, desideri, funzionalità organiche, emozioni, percezioni, dolore…in una parola…LA VITA!”

Nessun rimedio

“Sono spaventato, non riesco a trovare un rimedio anche se penso purtroppo che non ci sarà molto da fare…la speranza è l’ultima a morire, ma anche la dignità non può essere calpestata. Quindi per cortesia, mettetevi una mano sulla coscienza e l’altra sul cuore e dal momento che non potete capire ciò che realmente è successo, che ho vissuto e sto vivendo, abbiate per lo meno il buon senso di non giudicare.
Spero che queste mie parole siano servite a capire almeno in parte il danno che ho subito.
Per fortuna ci sono tante persone che non hanno mai dubitato un solo istante e che mi sostengono in questa guerra estenuante. Il mio grazie é per voi, per quelli che mi conoscono sul serio”.

Claudio Rais ha ottenuto moltissimi premi nella sua carriera da nuotatore ed è stato più volte campione sardo. Nel 2021 ha aveva conquistato il primato di campione italiano di nuoto nella categoria Master. Era anche campione italiano master nei 100 rana e si posizionò terzo nel supermaster di nuoto nel 2022.

Claudio Rais aveva fatto la terza dose di vaccino il 10 febbraio 2022.

In quell’occasione aveva pubblicato un post con un cerotto sul braccio in cui scriveva gli effetti collaterali che il medico gli aveva detto che avrebbe potuto avere. Nei mesi successivi aveva iniziato a sentirsi male, precisamente durante l’estate. Aveva dolori e un malessere continuo, di cui nessun medico, nonostante numerose visite, riusciva a comprenderne la causa.

Le cause della morte

Le testate giornalistiche hanno riportato che la causa della morte di Rais sarebbe stato un infarto. Ma un amico spiega che:

“Sto leggendo cose assurde dalle testate giornalistiche della mia città e della mia regione. Claudio è stato male un anno fa dopo la terza dose, i sintomi avuti li avete letti, questo gli ha impedito anche di partecipare l’estate scorsa alle nazionali di nuoto a Roma, gli ha impedito di svolgere il suo lavoro di personal trainer e gli ha impedito cose semplici come potersi alzare dal letto. È stato quasi un anno facendo visite a pagamento anche per cercare di capire cosa avesse o a cosa fosse dovuto il suo male ma nessuno gli ha saputo o ipotizzo voluto dargli una risposta una cura o una soluzione e nel frattempo è peggiorato ma si sa che questa sui danni collaterali è una verità scomoda. La conseguenza a tutto questo è arrivata stamattina, per quanto sia doloroso scriverlo, si è tolto la vita ma la verità è che la sua vera vita per chi come me altri amici e familiari lo conosceva, l’aveva persa già da tempo.”

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