Covid, Abruzzo diventa zona rossa mentre Marsilio si vantava dell'operato
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A decidere per il passaggio dell’Abruzzo dalla zona arancione a quella rossa è stato il Comitato tecnico scientifico regionale, presieduto da Alberto Albani. Il Covid non si ferma.

La riunione si è tenuta oggi pomeriggio.

Dunque, da martedì l’Abruzzo diventerà zona rossa e sarà in completo lockdown. Rimarranno chiuse tutte le scuole e negozi. A rimanere aperti solo attività che forniscono servizi essenziali. 

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, firmerà i provvedimenti nella giornata di domani. Oggi ha appreso le valutazioni del Cts e poi ha voluto poi ha riunito gli assessori informandoli dell’evolversi della situazione.

Al momento non si sa quanto dureranno i provvedimenti.

Molto probabilmente ci saranno forti restrizioni agli spostamenti personali proprio per evitare assembramenti.

L’Unità di crisi per l’emergenza Covid si era riunita anche ieri.

L’analisi dei dati del report aveva confermato l’Abruzzo in zona arancione. Il monitoraggio settimanale mostrava segnali di miglioramento su alcuni fronti, come l’indice Rt sceso da 1,51 a 1,34, e segnali di tendenze al peggioramento su altri, come la progressiva occupazione dei posti letti. Sia i posti di terapia intensiva che i posti letti complessivi dedicati al Covid ‘ballano’ intorno alla soglia di allarme (29% su 30% per le T.I., 41 contro 40 per i complessivi). Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le tendenze nazionali, che impongono l’adozione di misure ulteriori rispetto a quelle previste dal Governo per mezzo dei DPCM.

Un post del vice presidente della giunta, Emanuele Imprudente, ha di fatto anticipato la notizia: “A volte si deve fare anche ciò che non si vuole fare, perché è giusto ed opportuno. Nessuno può sfuggire alle responsabilità, questi non sono momenti per fare giochi politici e propagandistici ma sono momenti in cui prendere posizione e anticipare scelte. L’Abruzzo deve essere zona rossa con chiusura scuole”.

Zona rossa mentre Marsilio rassicurava su Facebook…

Appena un’ora fa il presidente di Regione rassicurava sul proprio profilo Facebook gli abruzzesi con dati alla mano. “In arrivo in Abruzzo 1,8 milioni di pezzi di #tamponi oro-faringei, rino-faringei e provette” spiegava. “Il materiale, scaricato nel pomeriggio di oggi, sarà consegnato domani mattina nei depositi indicati dalle singole Aziende Sanitarie territoriali, secondo gli ordinativi di ciascuna ASL. Tamponi e provette saranno consegnati con cadenza settimanale e consentiranno di far fronte ai prossimi 20 giorni circa. I tamponi, nelle due tipologie, sono complessivamente 1.200.000 pezzi al costo complessivo di 264.000 euro, con un risparmio rispetto alla base d’asta di 156.000 euro (Il commissario straordinario per l’emergenza covid ha acquistato gli stessi materiali a 0,35 al pezzo, la Regione Abruzzo a 0,22 al pezzo). Per 600.000 provette è stato sostenuto un costo totale pari a 414.000 euro. Nonostante i tempi brevissimi per lo svolgimento delle procedure di gara, i materiali sono stati verificati nelle caratteristiche tecniche da esperti.

Peccato, però, che l’Abruzzo sarà nuovamente zona rossa.

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