Covid, eccesso di mortalità e vaccinazioni: il dato allarmante tra anziani e persone fragili
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Il report ha focalizzato lo studio sull’eccesso di mortalità totale registrata in Italia e nelle singole regioni nel periodo 2021-2022, evidenziando l’andamento della campagna vaccinale nel medesimo con il raffronto tra i rispettivi dati.  

Covid, eccesso di mortalità e vaccinazioni: il dato allarmante tra anziani e persone fragili. L’associazione “Umanità e Ragione”, nata dall’esperienza referendaria per l’abrogazione del green pass, ha diffuso il report – con dati nazionali e regionali – per sollecitare “il rilascio dei dati di dettaglio sulla mortalità (distinzione per cause di morte, età, sesso e status vaccinale) già richiesti con un precedente report agli Enti istituzionali e non ancora forniti” spiega Olga Milanese, presidente dell’associazioneA promuovere un incontro presso il Ministero della Salute sono state Carola Profeta e Nicoletta di Santo, Co-Direttori dello sportello CORAV 19.

Sia l’analisi nazionale che regionale includono il rilevamento dei dati sull’andamento della campagna vaccinale, tratti dal database fornito dal Ministero della Salute, “che abbiamo raffrontato e sovrapposto ai dati sull’eccesso di mortalità”. 

Il dato allarmante tra anziani e persone fragili

In particolare, preoccupa il significativo aumento della mortalità tra gli anziani e le persone fragili sottoposte a più dosi di vaccino, contrariamente alle previsioni. Nonostante la supposta protezione offerta dai vaccini, ci si sarebbe atteso una diminuzione della mortalità dopo il periodo pandemico del 2020. Ciò ha invece portato a un aumento inaspettato. È interessante notare che i picchi di mortalità e le campagne vaccinali sembrano correlati, con un picco di mortalità che si verifica esattamente un anno dopo i periodi di vaccinazione più intensi, ripetendosi in modo simile in tutte le regioni italiane.

Inoltre, il calo della mortalità registrato nei primi mesi del 2023 sembra confermare un legame tra il surplus di decessi e le campagne vaccinali, considerando che le percentuali di vaccinazione sono state molto basse nel 2022, confermando le tempistiche dei confronti precedentemente menzionati.

Lo studio è stato elaborato da sei esperti indipendenti, tra i quali:  

• Ing. Giovanni Di Palmo – Esperto in elaborazione di dati – Estrazione ed elaborazione dei dati da ISTAT  

• Dr. Rosalba Rombaldoni – PhD – Ricercatrice in ambito economico – Analisi dei dati  

• Dr. Paola Panzera – Esperta in comunicazione – Elaborazione dei grafici e coordinamento editoriale  

La revisione è stata affidata al professor Filippo Fratini – PhD – Epidemiologo ed Infettivologo.  

Conclusioni

L’analisi attuale rivela un dato significativo: l’eccesso di mortalità più rilevante ha colpito la fascia di popolazione soggetta all’obbligo vaccinale, ovvero gli over 50.

In particolare, gli anziani e le persone fragili, sottoposte a multiple dosi di vaccino, hanno sperimentato un aumento inatteso della mortalità, andando contro le previsioni. Ciò è in netto contrasto con l’aspettativa di una diminuzione della mortalità in questa fascia di popolazione dopo l’anno pandemico del 2020, considerando l’effetto “mietitura” causato dalla riduzione della popolazione avvenuta in quell’anno e la presunta protezione offerta dalla vaccinazione.

Un’altra osservazione cruciale è la coincidenza tra i periodi di picco delle campagne vaccinali e i picchi di eccesso di mortalità, verificatisi esattamente un anno dopo i mesi di massima vaccinazione. L’ampiezza del surplus di decessi corrisponde alla portata delle campagne vaccinali e questo fenomeno si ripete uniformemente in tutte le regioni italiane.

Inoltre, il calo della mortalità in eccesso registrato nei primi mesi del 2023 sembra confermare la relazione tra l’eccesso di mortalità e le campagne vaccinali, considerando la quasi totale mancanza di vaccinazioni nell’anno 2022. Questo conferma ulteriormente le tempistiche evidenziate dalle analisi precedenti.

Come nel caso del report precedente, lo scopo di questo studio è sollevare interrogativi, esaminare ipotesi e soprattutto stimolare un dialogo aperto e onesto con le istituzioni, richiedendo il rilascio delle informazioni richieste da tempo. L’obiettivo principale è adottare le misure necessarie per affrontare efficacemente il fenomeno, fornire risposte a coloro che hanno subito la perdita di un familiare e assicurare che le istituzioni operino secondo principi di trasparenza e correttezza, nel rispetto della verità e della giustizia, come ci si aspetta in una società civile e democratica.

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