Non passa giorno che il buon Attilio non stupisca elettori, cittadini e “giornalisti” con le sue dichiarazioni da studente dell’high school college americano. Il “mayor” montesilvanese, in fissa sulla questione rifiuti, convoca i servi del giornalismo locale per gridare al complotto della famiglia Di Zio contro di lui e ribadire l’ottima scelta fatta dall’amministrazione in termini di riciclaggio dei rifiuti. Peccato che ne sia convinto solo lui. E qualche pseudo operatore dell’informazione.
Non passa giorno che il buon Attilio non stupisca elettori, cittadini e “giornalisti” con dichiarazioni da studente dell’high school college americano. Il “mayor” montesilvanese, in fissa sulla questione rifiuti, convoca i servi del giornalismo locale per gridare al complotto della famiglia Di Zio contro di lui e ribadire l’ottima scelta fatta dalla sua amministrazione in termini di riciclaggio dei rifiuti. Peccato che ne sia convinto solo lui. E qualche pseudo operatore dell’informazione. Il buon Di Mattia dovrebbe ancora spiegare al mondo intero, compreso i cittadini israeliani, il motivo per cui la sua anima ha sentito la necessità di rinnegare il bando della passata amministrazione in tema di rifiuti e “imporre”, senza se e senza ma, la tecnologia Arrow bio. Il giorno della presentazione del progetto(?) alla sala Consiliare del Comune di Montesilvano, più che sindaco della città, l’Attilio mezzo americano, mezzo europeo e mezzo israeliano, ci è apparso come l’addetto alla comunicazione della società israeliana tanto era il suo entusiasmo nell’annunciare l’avvento di questo “colosso” in terra abruzzese. In un’ora e mezza circa Attilio ha presentato, ha tradotto, ha spiegato e, dove gli ingegneri dell’Arrow bio non arrivavano, interveniva e dava risposte. Un genio. Perché questo prodigarsi? Perché questo discepolo dei “Public enemy” ora diffonde il messaggio e la parola della società israeliana? Mistero fitto.
Di Mattia, inoltre, vuol far credere che con una diminuzione del numero di cassonetti da 1200 a 700/900 sia possibile gestire la quantità dei rifiuti prodotta dalla città. Il passaggio dal “porta a porta” a quella di “quartiere” appare una scelta avventata e non riconoscibile, come più volte detto, dalla comunità europea. Vedremo quali altre strategie mister “Rap” tirerà fuori.