Federica Fabbris, è morta domenica scorsa a 37 anni all’Ospedale di Chioggia per cause ancora incerte.
Ci vorranno ancora alcuni giorni per sapere con certezza qual è stata la causa del decesso. Martedì mattina è stata eseguita l’autopsia per volontà dell’azienda sanitaria Serenissima, incluse le indagini tossicologiche. In base ai risultati il quadro clinico sarà più chiaro e quindi anche la diagnosi della morte improvvisa.
Più volte nel corso della settimana si era recata al Pronto Soccorso accusando un continuo e forte male all’addome, ma ogni volta gli esami non avevano dato risultati allarmanti ed era stata dimessa. Domenica sera però quel male si è acuito tanto da essere ricoverata in area rossa per accertamenti. Invano. La chioggiotta, impiegata nella Carrozzeria Fiume, è mancata in pochi minuti.
Il dolore della famiglia, degli amici e dei colleghi
I genitori e il fidanzato Diego sono distrutti dal dolore e arrabbiati. “Il Pronto Soccorso non vale nulla”, ha detto al telefono la mamma, per poi chiudersi nel dolore, in attesa del risultato dell’autopsia. Il malessere di domenica sera era collegato al mal di pancia che non se ne andava della scorsa settimana? Quante volte si era recata al Pronto Soccorso? Con che diagnosi era stata rimandata a casa? Sono queste le domande che rimbombano nella testa di chi, alla notizia, è rimasto senza parole e non riesce ancora a crederci.
Ogni minuto che passa aumenta la consapevolezza di un vuoto che per adesso non ha nessun senso. Il sorriso di Fabbris torna su Facbeook negli aneddotti, nelle battute, nelle immagini degli amici che la ricordano “come una persona meravigliosa”.
“Lavorava da noi da sette mesi ed era una persona solare e riservata”, racconta Luca Marzolla, a capo della Carrozzeria Fiume. “Si era messa in gioco cambiando lavoro ed era stata molto brava perché da venditrice a Trony aveva imparato a fare l’impiegata. per tutti noi era un piacere lavorare con lei”. Marzolla ricorda quel mal di pancia: “Era una settimana che ne soffriva, lo sapevamo anche noi. Per rispetto alla famiglia non diciamo nulla e attendiamo l’esito, come tutti”.
L’autopsia e le verifiche sulle responsabilità
L’azienda sanitaria Serenissima ha effettuato l’autopsia. Per adesso quindi gli esami non sono stati imposti da un magistrato. In queste ore si sta ricostruendo nel dettaglio ogni accesso al Pronto Soccorso avvenuto la settimana scorsa e non si esclude nessuna possibilità. Gli esiti potrebbero dimostrare che la donna è stata vittima di un episodio grave e non prevedibile, che era affetta da una patologia non diagnosticata, che soffriva di qualcosa che è poi degenerato o che i sanitari non sono stati negligenti. Tutto è possibile e per questo sono state incluse tutte le tipologie di analisi, incluse quelle tossicologiche.
Dimessa per tre volte dall’ospedale prima di morire
Nei giorni precedenti Fabbris aveva accusato dei fortissimi dolori all’addome, nausea e febbre. Esclusa l’ipotesi di Covid si era cercato di capire quale fosse l’origine, ma ogni volta non erano emersi particolari gravi o preoccupanti tanto che era stata dimessa per ben tre volte. Tuttavia quel male non passava. Domenica quei dolori si sono presentati, più forte di sempre. Chiamata l’ambulanza la donna è stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso, ma dall’area rossa non è più uscita. I quotidiani locali raccontano che, oltre al fidanzato, anche degli amici si sono recati all’ospedale. Nessuno avrebbe mai immaginato di non rivederla più.