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La decisione presa dal Comando di Francavilla al Mare con il menefreghismo assoluto dell’assessorato competente

«La signora che abbiamo aiutato stamattina era sotto schock e disperata. Parla poco l’italiano, in inglese mi ha raccontato di vivere con un bambino di sei mesi e una sorella sotto un ponte dell’autostrada». Questo è quello che ci ha raccontato una delle persone che ha prontamente accorso la signora 30enne di origini nigeriane. La donna, probabilmente una clandestina, si trovava in viale Nettuno a Francavilla al Mare in prossimità della bancarelle del mercato a chiedere l’elemosina. «Ci ha detto che è arrivata dalla Libia e riesce a vivere grazie alla Caritas che provvede a fornirgli vestiti e cibo» riferisce la soccorritrice della donna. Inoltre la donna necessita di latte per il bambino e vestitini per coprirlo. A quel punto, la persona che l’ha soccorsa, ci ha riferito che lei con alcuni cittadini gli hanno comprato del latte in polvere. Mercoledì prossimo, invece, gli daranno i vestitini per il piccolo. «Ho contattato i servizi sociali di Francavilla, l’assessore Buttari non c’era. Prima mi hanno detto di mandarla alla Caritas di Pescara, poi alla seconda telefonata incazzata ci hanno passato i vigili i quali ci hanno risposto “e quindi? Noi non possiamo fare niente e siamo impegnati col Milan”. Una cosa incredibile» ha commentato la donna dei soccorsi. L’associazione “On the road” ha invece fornito la prima assistenza. Per il comune di Francavilla al Mare e per l’intero corpo dei vigili urbani della città una partita di calcio vale molto più di una persona umana. Il sindaco tutto ciò lo sa? A quando provvedimenti disciplinari?

 

di Antonio Del Furbo

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