Il Comune di Roma spende otto milioni di euro per rifare il guardaroba dei vigili urbani
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Sono 109 le pagine del capitolato speciale destinato a chi vincerà la gara. E dovrà fornire entro il 2025 berretti, camicie, giacche, pantaloni in versione invernale ed estiva, ma anche cinturone dorato, cordelline, stellette, distintivo. Oltre all’equipaggiamento per la Banda.

Insomma, i tantissimi sarti dovranno prendere le misure per la confezione dei nuovi capi per ciascuno dei 5.700 del corpo dei vigili urbani del Comune di Roma.

Costo dell’operazione per assicurare il nuovo look, 7 milioni e 800 mila euro.

Somma che comprende berretti, camicie, giacche, pantaloni in versione invernale ed estiva, un corpetto catarifrangente ma anche il cinturone dorato, cordelline a loro volta color oro, stellette e distintivi. Una partita da ottenere nel giro dei prossimi due anni e quindi entro il 2025, quando a Roma si terrà il Giubileo e i vigili, a cui mancano divise nuove da quattro anni, potranno sfoggiare le nuove di fronte a milioni di pellegrini.

La “via prioritaria”

Chi vincerà la gara dovrà seguire pedissequamente le istruzioni contenute all’interno e “in via prioritaria” assicurare “la dotazione di nuovi capi di vestiario tecnico-operativo introdotti di recente al personale di nuova assunzione, nonché il rinnovo dei capi al personale che espleta attività in moto, la cui ultima dotazione risale al 2019”. Così si legge nella relazione firmata dal comandante Ugo Angeloni.

Al look dei motociclisti sono dedicati ben due lotti di gara. Uno da 342 mila euro dedicato al vestiario e un altro da 693 mila euro solo per le calzature.

In più, “assicurare al personale del corpo di Polizia Locale, l’adeguato rinnovo dei capi di vestiario, nonché la dotazione al personale neo-assunto”, è considerato un “obiettivo primario”, si legge ancora. Gli ultimi arrivati sono quelli del concorso indetto in epoca Raggi durante la pandemia: non erano previste prove fisiche ma ora, non appena la gara sarà aggiudicata, i nuovi vigili dovranno affrontare quella più difficile. La “prova costume”.

I capi oggetto dell’accordo quadro dovranno infatti essere realizzati mediante il “confezionamento industriale su misura” e alla ditta arriverà l’elenco “del personale destinato alla vestizione cui l’esecutore dovrà provvedere a rilevare le relative misure/taglie”. A questo punto entrano in campo i sarti, personale sia femminile che maschile incaricato dall’impresa, metro alla mano.

Il rinnovo delle uniformi riguarda anche quelle ordinarie e storiche del personale della Banda Musicale

Nel capitolato compaiono i disegni di ciascun capo. Dalla giacca con manica che in fondo “al di sopra del paramano, nella parte anteriore”, ha “un ricamo a motivo floreale in filato tipo lurex colore oro” mentre “sul braccio sinistro, a cm. 13 circa dal giromanica, è cucito uno stemma con lira musicale, ricamato in canuttiglia oro”. Passando per il collo “del tipo alla coreana”.

Tutto deve essere rifinito alla perfezione: prima ancora del Giubileo, a breve si celebrerà il 2 giugno e alla parata per la Festa della Repubblica sfileranno come di consueto anche vigili.

Ma la domanda è: chi indosserà queste nuove divise se uno su sei dei vigili urbani del Comune di Roma è esentato dalle mansioni in strada?

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