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Altro che “bandiera rossa la trionferà”. Altro che “rivoluzione, rivoluzione”. Altro che. I vertici del partito abruzzese avranno pensato bene di mandare il popolo a fare la rivoluzione intanto che loro si siedono al tavolo della festa per spartirsi torte e mangiare arrosticini.

Altro che “bandiera rossa la trionferà”. Altro che “rivoluzione, rivoluzione”. Altro che. I vertici del partito abruzzese avranno pensato bene di mandare il popolo a fare la rivoluzione intanto che loro si siedono al tavolo della festa per spartirsi torte e mangiare arrosticini.

Cosicché, semmai la bandiera rossa un giorno trionferà, almeno loro, avranno la pancia piena. E vedrai che risate. 


UN COMUNICATO POLITICO CON LA LACRIMUCCIA

“Il sostegno dei comunisti italiani al candidato presidente del centro sinistra, è profondamente condizionato dalla condivisione del medesimo candidato e di tutta la coalizione di una serie di punti programmatici sui quali il PdCI intende caratterizzare il proprio impegno politico e di governo del territorio regionale”.

Questa la parte più ‘commovente’ della nota diffusa dalla segreteria regionale del partito e della lotta armata del sentimento. Quindi il richiamo ai forti ideali che hanno fatto da collante tra l’ultimo baluardo della rivoluzione d’ottobre e il giovane scapigliato della poetica manoppellese:”La partecipazione dei comunisti italiani abruzzesi alla coalizione di centrosinistra fonda le proprie ragioni sulla necessità di sconfiggere un centrodestra che si è dimostrato devastante su tutti i fronti e in particolare, in riferimento alla mancata attuazione di politiche per la ricostruzione dell’Aquila; alla attuazione di politiche sanitarie caratterizzate da livelli di qualità dell’offerta che ha toccato punte di bassezza mai raggiunte prima; alla totale assenza di politiche del lavoro e dell’occupazione in grado di far fronte alla drammatica crisi che ha colpito lavoratori e imprese abruzzesi”.


“PROPOSTE…SE ACCOLTE (?)

“I comunisti italiani svilupperanno proposte programmatiche che, se accolte e condivise, costituiranno le ragioni del proprio impegno nella coalizione dalfonsiana” dicono. Ma non si erano già messi d’accordo sui punti strategici?


NO AI ‘DESTRI’

Poi aggiungono ancora:”Si sottolinea, infine come sia imprescindibile una riflessione sulla natura della coalizione del centro sinistra, natura che risulterebbe irrimediabilmente minata se dovessero far parte di tale coalizione esponenti la cui esperienza politica ed amministrativa si fosse caratterizzata per una attiva partecipazione a giunte regionali e territoriali di centrodestra”. E che ci stanno a fare se in 90, pare, abbiano saltato il banco?

PUNTI AL CENTRO DELL’IMPEGNO

Il partito del ‘Diliberto da Cagliari’ chiede: lavoro, occupazione, beni comuni, e acqua pubblica. 

Chi meglio di Luciano puo’ accontentarli: lavoro e occupazione sono garantiti da Toto. I beni comuni saranno gestiti dagli amici di partito. E l’acqua pubblica chi meglio di Giorgio D’Ambrosio può gestirla?

“Dai campi al mare alle miniere rosse bandiere sventoleran”. Sì ma di sangue degli operai.

ZdO


 


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