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Il più grande statista degli ultimi 200 anni scavalca, nella classifica, il più grande comico degli ultimi 150, Silvio da Arcore, conquistando lo scranno più alto dello show biz politico. Si chiama ‘Antonio Razzi da Giuliano Teatino’ la nuova pagina Face del Razzi nazionale. E promette scintille.

Il più grande statista degli ultimi 200 anni scavalca, nella classifica, il più grande comico degli ultimi 150, Silvio da Arcore, conquistando lo scranno più alto dello show biz politico. Si chiama ‘Antonio Razzi da Giuliano Teatino’ la nuova pagina Face del Razzi nazionale. E promette scintille.


PROPOSTA PER RIPORTARE LAVORO IN ABRUZZO 

“Amico mio, te lo dico da amico: lu profilattico nella Svizzera mia non l’ho mai usato. Non usarlo amico mio fatti li cazza tua, chi te lo fa fare? Apriti una fabbrica di profilattici sotto casa tua e vendili al vaticano. Ti fai i soldi amico mio”. 


IL BALLERINO SVIZZERO

Questo il primo pensiero postato sulla pagina fake di Antonio Razzi. Il post fa riferimento alle dichiarazioni (vere) rilasciate dal senatore alla trasmissione ‘La Zanzara’:”Oggi i giovani sono effeminati. Io non ho mai usato un preservativo. Allora c’erano uomini veri, gli italiani erano avvantaggiati perché avevano il savarfe”. E poi, a proposito delle case chiuse, racconta:”Purtroppo quando ero giovane questi posti non ci stavano. In Svizzera siccome ero un gran ballerino, allora ‘andando ballando’ ne conquistavo di ragazze a centinaia”.


“LE PROSTITUTE FANNO OPERE DI BENE”

Razzi, quello vero, si dimostra essere molto avanguardista sia rispetto a molti dei suoi amici di partito e, soprattutto, rispetto ad una sinistra bigotta. È lui il padre del disegno di legge sulla ‘Disciplina dell’esercizio professionale della prostituzione’, dove vengono introdotte le Oas, Operatrici di assistenza sessuale. “Loro fanno un’opera di bene. Magari ci sono tanti uomini che hanno paura di affrontare una donna e vanno lì e si sfogano. I giovanotti che vanno per la prima volta, lo piglieranno pure per i fondelli, ma per la donna ci sarà anche la soddisfazione di, come diciamo noi, sverginare l’uomo. Le Oas fanno quasi da mamma”. 

Certo è che le cantonate il senatore abruzzese le prende, come quella volta che presentò un’interrogazione parlamentare al ministro Lupi sulla ‘grave’ situazione dei ripetitori telefonici assenti sotto la galleria del Gran Sasso.

In questo caso però sta avanti.

ZdO 

 

 

 

 


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