Agenzia delle Entrate
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Sul tavolo dell’Agenzia delle Entrate sono  pronte per partire atti di accertamento per un totale di quasi 9 milioni di cartelle. A riferirlo il direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, parlando in audizione con le commissioni riunite Finanze e Attività produttive alla Camera. Insomma, è pronta la stangata dell’Agenzia sulle Partite Iva.

A partire dal 1° giugno, dunque, cadrà sui contribuenti, martoriati dal Covid-19, la clava del Fisco. I controlli partiranno da quella data come previsto dal Decreto Legge numero 18/2020, il cd Decreto Cura Italia. Contestualmente il decreto legge anti Covid-19 prevede che le attività di liquidazione, accertamento, controllo e riscossione delle imposte siano sospese fino al prossimo 31 maggio 2020.

I numeri

L’Agenzia delle Entrate “ha sospeso l’avvio alla fase di notifica di circa 3 milioni di cartelle di pagamento, riferite ai ruoli consegnati dagli enti creditori nel corso del mese di febbraio e di marzo” spiega Ruffini. E, aggiunge sono stati sospesi “circa 2,5 milioni di atti della riscossione il cui invio, nei mesi di marzo aprile e maggio, era previsto dal piano annuale di produzione dell’Ente” ha specificato Ruffini. In particolare i numeri riguardano:

  • 1,6 milioni di avvisi di intimazione interruttivi della prescrizione;
  • 200 mila avvisi di intimazione propedeutici alle azioni di riscossione coattiva 75 mila atti di pignoramento presso terzi;
  • 250 mila comunicazioni di preavviso di fermo amministrativo;
  • 350 mila solleciti di pagamento.

Visto il meccanismo di rinvio constante, l’Agenzia ha accumulato “un magazzino dei ruoli, che dal 2000 al 2019 cresce. Al 31 dicembre 2019 i ruoli consegnati all’Agenzia della Riscossione ammonta per la parte residua a 954 miliardi di euro”.

L’allarme dei commercalisti

“Occorre evitare che le legittime attività di controllo dell’Agenzia delle Entrate determinino un ulteriore colpo mortale per il sistema produttivo del Paese” spiega l’associazione dei commercialisti. Con la ripresa delle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento e di contenzioso, a partire dal prossimo 1° giugno, se non ci sarà una valutazione e un conseguente intervento da parte del Legislatore, milioni di atti e comunicazioni saranno notificati con effetti che è facile immaginare, in un quadro di difficoltà economiche legate all’emergenza che il Paese sta attraversando, saranno insostenibili per milioni di contribuenti.”

Di admin

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