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Sono 20 i professionisti che chiedono alla S.S.D. A R.L. HIDROS di Lanciano il pagamento delle spettanze per il lavoro svolto nel corso degli ultimi mesi. L’associazione per il momento risponde ‘picche’ e tanti, tra istruttori e assistenti bagnanti, non hanno nemmeno i soldi per la benzina. Il Comune di Lanciano, che ha firmato la convenzione per la gestione della piscina comunale, appare distratta.

Sono 20 i professionisti che chiedono alla S.S.D. A R.L. HIDROS di Lanciano il pagamento delle spettanze per il lavoro svolto nel corso degli ultimi mesi presso la piscina ‘Le Gemelle’ della capoluogo frentano. L’associazione, per il momento, risponde ‘picche’ e tanti, tra istruttori e assistenti bagnanti, sono rimasti senza soldi per la benzina. Se è vero che la passata amministrazione comunale firmò la convenzione per la gestione della piscina comunale, è altrettanto vero che l’attuale amministrazione appare a dir poco distratta.

Infatti, proprio l’amministrazione lancianese, in data 13 febbraio 2008 stipulò, con la ‘Wellness Srl’ di Guardiagrele, una “Convenzione per la concessione di progettazione, costruzione e gestione di un parco piscine nel quartiere Santa Rita”. Lo stanziamento previsto fu di euro 3.200.000,00. Il contratto fu stipulato da Giulio Stifani, segretario generale del Comune di Lanciano, Paolo Primavera, attuale presidente di Confindustria Chieti e Giovan Battista Granà, allora dirigente del Settore Ambiente e Territorio dello stesso Comune. L’atto seguì la delibera del 5 aprile 2006 con il quale vennero stanziati euro 2.750.000,00. Il bando di gara fu vinto da un consorzio di imprese: Luciani Costruzioni, COGEPRI e HIDROS. Il Comune chiedeva la redazione del progetto definitivo ed esecutivo del parco piscine, l’esecuzione dei lavori e la gestione funzionale ed economica dell’impianto natatorio. “A titolo di controprestazione il Concedente riconosce a favore del Concessionario, che accetta, il diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente l’opera realizzata sulla base della presente Convenzione”, si legge sull’atto. 

La convenzione stabiliva alcuni punti fermi tra i quali: il prezzo da un minimo di 4.50 euro ora a 6.50 euro ora; impianto completamente gratuito per scuole elementari, materne, medie e superiori.

«Un momento storico che la città aspetta da trent’anni, dopo il tentativo fallito in passato». Queste furono le dichiarazioni dell’amministrazione dell’epoca. Strano che, la stessa amministrazione, non si si accorse che almeno due società su tre che risposero al bando pubblico, appartenessero alla stessa persona. O meglio: il presidente della Camera di Commercio di Chieti Paolo Primavera era ed è legale rappresentante della Wellness srl nonché, dal 1997, Legale Rappresentante e Direttore Tecnico di “Co.Ge.Pri srl”. Come se non bastasse, Paolo Primavera oggi è anche Legale Rappresentante della società “Vallecena srl” impegnata nel settore Ambiente; Presidente della “Wellness srl” nel settore Impianti Sportivi e “DDP Spa” nei Servizi Sanitari; consigliere del “Consorzio Roio-Costruttori Abruzzesi” per la ricostruzione post terremoto.
Tra l’altro, la Vallecena srl è stata costituita in tandem con Gianni Petroro, personaggio conosciutissimo a Vasto e che gestisce la raccolta proprio nel centro cittadino. Insieme a Primavera, Petroro vuole realizzare un impianto per il trattamento dei rifiuti industriali con annessa discarica in località Valle Cena, tra Furci e Cupello, vicino al Civeta, il consorzio intercomunale di riciclaggio dell’immondizia.
 
Come mai un uomo come Paolo Primavera riesce ad avere tutti questi incarichi e ad essere presente in varie società? Come mai Paolo Primavera non ha mai detto nemmeno mezza parola sulla questione degli stipendi non pagati alle maestranze della SSD HIDROS?
Tutti i dipendenti e collaboratori richiesero al responsabile della IDROS Picciani, a mezzo mail, il pagamento delle spettanze. Tra i punti spiccava quello dei mancati pagamenti degli stipendi a tutto il personale. Picciani non degnò di risposta chi, in quel momento, chiedeva il rispetto di un diritto: lo stipendio per un lavoro svolto. Alla triste storia, ovviamente, parteciparono anche le società di servizi che vantano crediti esosi. In tutto questo, come se ciò non bastasse, le condizioni igienico-sanitarie erano a dir poco scandalose. Come mai nessuno se n’è mai preoccupato? Ma il direttore Amministrativo della Società, Capone Francesco ed il direttore Tecnico Picciani, guarda caso, sono gli stessi che gestiscono anche la piscina comunale di Guardiagrele. E, guarda caso, anche nella piscina comunale di Guardiagrele gli stipendi non vengono pagati. Tutto tace? La politica ha da dire qualcosa oppure, come sempre, si occupa dell’inutile? Oppure ci sono poteri forti che non si possono toccare? Il sindaco di Guardiagrele Sandro Salvi è a conoscenza della questione? E Donatello Di Prinzio? 
Il Comune di Lanciano in tutta questa vicenda che ruolo sta svolgendo? Del mutismo dei sindacati non ci meravigliamo ma i dipendenti della SSD HIDROS hanno il diritto di avere risposte. Oppure i politicanti, ovvero gente inutile che starebbe bene magari in un campo di grano, per le palate di soldi che prendono vogliono solo tagliare nastri?
 
di Antonio Del Furbo
 
 
 

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