L'informativa urgente del premier Conte alla Camera: "No improvvisazioni"
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Il premier apparso oggi alla Camera è stato deciso: “Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali, ma basato su rilevazioni scientifiche”. Dunque, l’apertura totale delle attività produttive deve essere graduale.

Nessun spazio per scelte autonome

Nella sua informativa alla Camera, questa mattina, il premier ha sottolineato che “iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime”. Nessun spazio, dunque, per scelte autonome da parte delle Regioni. Perché è troppo alto il rischio “di danni irreparabili da atteggiamenti ondivaghi”.

“Il governo ha sempre compreso la gravità del momento”, ha esordito Conte. Quello messo in campo “è un modo per far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio. Si riapre dal lavoro ma non dalla scuola e dalla socialità”.

Parola d’ordine: gradualità

Fondamentale, comunque, rimane la gradualità: “Nessun Paese ha riaperto tutto insieme. Non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del ‘chiudiamo tutto’ al ‘riapriamo tutto’, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi”. E ha affermato: “Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità”. Questo perché “Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti. Il 4 maggio è il primo passo fondamentale e necessario affinché tutto il Paese possa incamminarsi sulla strada di una conquista di una vita serena: questa fase sarà di convivenza con il virus e non di liberazione dal virus”.

Il ringraziamento al personale sanitario

Conte ha poi ringraziato medici e paramedici che si stanno impegnando in tutta Italia nella lotta al coronavirus. Nell’aula è scattato un lungo e unanime applauso. Ha aggiunto, poi, che a maggio “si procederà ad effettuare 150mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall’Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive” in caso di nuova crescita dei contagi. “Misure che potranno essere mirate su specifici territori”.

Riaperture

“Occorrerà valutare la possibile riapertura, in modalità sperimentale, di nidi e scuole dell’infanzia, oltre ai centri estivi e ad altre attività ludiche ed educative destinate a nostri bambini”, ha aggiunto Conte.

Immuni

Conte ha assicurato che ha copertura legislativa: “Norma di rango primario, il Parlamento potrà intervenire in sede di conversione in legge del decreto”. Il decreto in questione, varato ieri sera dal consiglio dei ministri, intende “chiarire e rafforzare la disciplina di questo particolare trattamento dei dati personali, in coerenza con quanto precisato dal garante dei dati”.  “Si prevede che il titolare” del trattamento “sia il ministero della Salute e che l’applicazione sia installata su base volontaria, destinata ai soli soggetti che l’abbiamo scaricata. La piattaforma opererà nel nostro territorio nazionale, affidata a società pubbliche o comunque a totale partecipazione pubblica, e sarà scaricata gratuitamente, utilizzando codici che non permetterà di risalire all’identità dell’utente”.

Misure economiche

Nel prossimo decreto Conte ha annunciato uno stanziamento di “15  miliardi per le imprese” e ci saranno “25 miliardi per il sostegno al lavoro e al reddito. Saranno poi sbloccati 12 miliardi per le Regioni e gli enti locali”. E “per non lasciare indietro nessuno una particolare attenzione sarà data al tema della disabilità, anche dal punto di vista economico”.

Famiglie

“Nei prossimi provvedimenti devono avere lo spazio che meritano. Sarà cruciale preparare e sostenere progetti territoriali, tutelando anche il diritto al gioco, all’attività motoria, senza compromettere le norme di distanziamento sociale”. In vista della stagione estiva il Governo si appresta a varare sarà previsto “un sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie, sotto alcune soglie di reddito, con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese”.

Edilizia

Al decreto seguirà un provvedimento per stabilire iter semplificati per le opere pubbliche. “Bisogna potenziare i benefici fiscali per l’edilizia”. Il governo pensa “a una norma che permetta lavori per efficientamento sismico, fino allo sconto pressoché totale dei costi sostenuti”.

Legittimità dei dpcm 

Conte ha chiarito che “non sfugge la portata dei rilievi della riserva di legge e del principio di legalità che la Costituzione pone a baluardo della persona. Ma quei principi non sono stati né trascurati né affievoliti”. E ha poi ha proseguito: “Il 31 gennaio è stato deliberato lo Stato di emergenza di rilievo nazionale da cui discendono precise conseguenze giuridiche, come prevede il codice civile. A questo si sono aggiunti due decreti legge che offrono copertura legislativa”. “La fonte primaria può disciplinare solo fino a una certa misura le risposte che l’ordinamento è chiamato a offrire a fronte di circostanze eccezionali”

L’emergenza, ha proseguito, “richiede inevitabilmente di preservare un certo grado di discrezionalità all’autorità amministrativa”. Questo giustifica anche “la maggiore tolleranza circa il grado di indeterminatezza delle norme primarie che legittimano la normativa secondaria”. Ciò detto Conte, ha ricordato che “il diritto costituzionale è innanzitutto equilibrio. Quando sono in gioco beni come il diritto alla vita e alla salute, che costituiscono essi stessi il presupposto per il godimento di ogni altro diritto, allora le scelte per quanto tragiche, come direbbe Guido Calabresi, diventano addirittura obbligate”.

Parlamentarizzazione dpcm

“È stata avanzata la proposta che il Parlamento possa intervenire anche in via preventiva” sui Dpcm, con “un obbligo di trasmissione alle Camere degli schemi di decreto. Pure consapevole delle prerogative del Parlamento, ricordo che le misure di queste settimane sono state ispirate a proporzionalità e massima precauzione ma anche a tempestività, condizione imprescindibile perché misure così incisive fossero realmente efficaci. Non vale solo per i primi decreti adottati ma anche per l’ultimo”.

Di admin

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