Mario Draghi è "del Movimento 5 stelle". Lo dice Grillo per placare la base in rivolta
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C’è aria di rivolta nel Movimento 5 stelle dopo che Vito Crimi, capo politico, ha comunicato di aver annullato il voto di Rousseau su Mario Draghi.

“Il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi è temporaneamente sospeso. I nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati”.

A deciderlo è stato Beppe Grillo, che ieri ha blindato Mario Draghi definendolo “grillino”. L’obiettivo è quello di evitare che la base M5s arrivi ad un frettoloso no su Rousseau. Ma anche che i gruppi parlamentari si spacchino al momento della fiducia in Parlamento. In un lungo video dopo le consultazioni di ieri sera il fondatore ha infatti smontato l’immagine dell’arido banchiere e ha definito il premier incaricato “uno di noi”.

Il garante cinquestelle è riuscito a fermare il voto su Rousseau sul nuovo governo, rimandato a data e ora da destinarsi. Al momento sulla piattaforma di Davide Casaleggio si sta votando sulle modifiche allo Statuto. Ma la base è furiosa: i militanti sul Blog delle stelle reclamano la consultazione sul governo Draghi e se la prendono anche con il fondatore.

“Boicottiamo il voto sullo Statuto  – scrive  nei commenti un attivista – Vogliamo votare su Rousseau per dire no a un governo assembrato”. E ancora: “Rimandano la votazione! Mai più seduti allo stesso tavolo con due Mattei e mai con l’ex cavaliere. Lezzi e compagni resistete!”, scrive un altro militante.

Ieri sera è stato organizzato su Zoom un v-day contro Draghi. L’iniziativa è partita dall’ala contraria alla fiducia al governo con circa 700 partecipanti, tra militanti ed eletti M5S. Tra loro c’erano anche molti parlamentari, come Barbara Lezzi, Elio Lannutti, Alvise Maniero, Andrea Colletti, Mattia Crucioli, Elena Botto, Leda Volpi, Primo Di Nicola, Bianca Laura Granato, Pino Cabras, Jessica Costanzo, Laura Angrisani, Raphael Raduzzi. Una riunione molto partecipata anche dai rappresentanti locali del Movimento come quelli di Napoli. La consigliera campana Marì Muscarà ha chiamato l’evento il “V-Draghi” e commentato: “Queste che sento questa sera sono le vere ‘parole guerriere’ del Movimento. Ho visto Grillo con imbarazzo: credo dovremo chiamare un esorcista!”.

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