Spread the love

Dunque, anche i carrozzoni pubblici cominciano a dare il buon esempio. Dopo gli scandali che si sono succeduti nel corso degli anni tra acquisti di bistecche e arrosticini e tariffe alle stelle, anche l’Azienda Consortile Acquedottistica abruzzese sforbicia per risparmiare. Ovviamente sulle spalle dei contribuenti.

La foto è stata scattata questa mattina all’interno dell’ufficio Aca di Montesilvano (Pe). Alle 10.15 erano in 40 ad aspettare il proprio turno. Cittadini in attesa del proprio turno per avere informazioni sulle bollette ricevute che, spesso, riguardano contenziosi o errori.

Il disagio per i ‘tartassati’ è solo l’ultimo di una lunga lista. Appena qualche giorno fa l’Aca aveva diffuso una nota in cui informava dell’avvio di procedure per la riduzione del flusso dell’acqua nei confronti di utenti morosi.

Un’azienda, insomma, con molti lati oscuri specie per quanto riguarda la gestione. Una sorta di comitato elettorale della Margherita lo ha definito l’ex dipendente Ato, Alessio Di Giulio, autore di un esposto. E poi ci sono le somme non riscosse per 5 milioni di euro nel caso del Ruzzo, gli appalti sospetti e lo sperpero di fondi nonostante il consorzio colava a picco. Inoltre, secondo gli inquirenti, l’ammanco di 4milioni di euro. Rimborsi ingiustificabili per l’acquisto di sette chili di bistecche e 400 arrosticini nell’agosto 2012. 

Quando si dice essere attaccati alle proprie origini.

ZdO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segnalaci la tua notizia