Multe durante il lockdown illegittime: il giudice annulla un'ammenda di 400 euro
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Una sentenza stabilisce che le multe ricevute per motivi legati alla violazione del lockdown “sono illegittime”. La decisione di un tribunale arriva da Frosinone, dove il giudice di pace Emilio Manganiello ha annullato un provvedimento nei confronti di due cittadini.

“Lo stato di emergenza può essere dichiarato in presenza di calamità naturali o azioni connesse all’attività dell’uomo, come decretato dal codice della Protezione Civile. I due scenari non hanno nulla a che vedere con una pandemia mondiale e tantomeno con emergenze di tipo sanitario”, ha stabilito il tribunale. 

La sanzione era arrivata nei confronti di padre e figlia, multati per essere stati trovati fuori casa durante il lockdown mentre si recavano a fare rifornimento di acqua presso un distributore a scheda. Il giudice Manganiello, con la risoluzione 516/2020, ha deciso di annullare l’ammenda di oltre 400€ a persona.

La sentenza

Illegittime, dunque, le sanzioni per il mancato rispetto del DPCm del Governo Conte. Il giudice Manganiello ha emesso la sentenza n. 516/2020 del 15 luglio 2020, depositata il 29 luglio 2020 e ha annullato un verbale elevato dalla Polizia Stradale di Frosinone l’11 aprile 2020.

La sentenza entra nel merito della illegittimità della dichiarazione dello stato di emergenza per violazione degli articoli 95 e 78 della costituzione e della illegittimità dei DPCM del governo Conte per violazione dell’articolo 13 della costituzione. Per il giudice non vi è nella Costituzione alcun riferimento alla dichiarazione di stato di emergenza per rischio sanitario né il presidente del Consiglio può dichiarare lo stato di emergenza proprio per rischio sanitario.

Quando la pandemia finirà, sarà il ministero della Giustizia a dover rafforzare gli uffici per far fronte ai ricorsi

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