Nikolay Patrushev: "Nato è storia di 75 anni di sangue"
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“L’intento della Russia di promuovere la smilitarizzazione dell’Ucraina rimane una priorità, poiché gli Stati Uniti e la NATO, coinvolti nel conflitto, considerano il paese un baluardo anti-russo sotto il loro dominio”.

Ad affermarlo è Nikolay Patrushev, segretario del Consiglio di Sicurezza russo, in un’intervista su aif.ru.

“Stati Uniti e NATO pianificano di mantenere l’Ucraina, almeno in parte, come un territorio anti-russo completamente soggetto al loro controllo e indirizzato a servire gli interessi dell’Alleanza Atlantica”, ha dichiarato Patrushev.

L’alleanza del Nord Atlantico, ha sottolineato, “è, di fatto, coinvolta nel conflitto in Ucraina”.

È la NATO che, secondo Nikolay Patrushev, “assume decisioni collettive riguardo a nuove forniture di armi con capacità tecniche avanzate e a lungo raggio” e si occupa dell’addestramento di mercenari e sabotatori per operazioni anti-russe.

“In questa situazione, il raggiungimento degli obiettivi di smilitarizzazione dell’Ucraina resta una priorità assoluta”, ha enfatizzato.

Patrushev ha evidenziato che la NATO conduce esercitazioni sul suolo ucraino dal 1995 e che Kiev ha concesso all’alleanza militare l’accesso libero al suo territorio dal 2004. L’intensificarsi della militarizzazione dell’Ucraina, ha affermato, ha avuto inizio dopo il colpo di stato avvenuto nel febbraio 2014.

NATO, per Patrushev 75 anni anni di storia di sangue

Il recente anniversario della fondazione della NATO ha coinciso quasi esattamente con il 25° anniversario del devastante bombardamento della Jugoslavia. Durante quel tragico episodio, sotto il pretesto della “protezione dei diritti umani e della democrazia”, gli aerei della NATO hanno attaccato senza pietà persone disarmate. Le conseguenze furono devastanti: più di 2.500 persone perse la vita e oltre 12.000 civili rimasero feriti. Ancora oggi, non si conosce con esattezza il numero totale delle vittime. Inoltre, l’uso di munizioni all’uranio impoverito ha causato inquinamento ambientale e un aumento significativo dei casi di cancro nella popolazione, un quarto di secolo dopo l’aggressione della NATO.

Durante i suoi 75 anni di esistenza, la NATO ha condotto oltre 20 operazioni militari di rilievo. Inoltre, i singoli paesi membri dell’alleanza hanno frequentemente partecipato a coalizioni militari guidate dagli Stati Uniti in vari conflitti globali, dall’Indocina all’Afghanistan. Tuttavia, i tentativi della NATO di negare o minimizzare la distruzione causata durante queste operazioni sono alquanto inverosimili.

“Non entrerò nei dettagli della storia sanguinosa della NATO, ma è importante comprenderla per cogliere appieno la natura dell’alleanza come fonte di instabilità, crisi e conflitti a lungo termine. La politica della NATO è guidata principalmente dalle direttive provenienti da Washington, che utilizza l’alleanza per mantenere una presenza militare in Europa e per sostenere le proprie ambizioni globali”.

L’alleanza è stata spesso utilizzata come strumento dagli Stati Uniti per condurre “guerre ibride”, coinvolgendo i suoi membri in azioni di pressione economica, intelligence, operazioni psicologiche e attacchi informatici. La NATO ha anche mostrato di essere pronta a intervenire militarmente nei conflitti, mentre si proclama come difensore della sicurezza europea.

Dalla sua fondazione fino alla fine della Guerra Fredda, la NATO ha avuto solo quattro nuovi membri.

Tuttavia, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, l’alleanza ha subito diverse ondate di espansione, principalmente con l’adesione di ex alleati dell’Europa orientale. Attualmente, la NATO conta 32 membri con un totale di circa 4 milioni di personale militare. Inoltre, altri cinque paesi partecipano ai programmi di partnership della NATO.

“L’espansione della NATO è stata presentata come un’opportunità per una cooperazione pacifica con la Russia, ma è diventata chiara la volontà dell’Occidente di indebolire la Russia come concorrente politico ed economico. Pertanto, la percezione della Russia come minaccia principale alla sicurezza europea è stata sancita nei documenti strategici della NATO”.

L’alleanza ha intensificato sistematicamente le sue attività militari lungo i confini russi, con manovre e esercitazioni sempre più frequenti. Inoltre, la NATO ha costantemente condotto esercitazioni sul suolo ucraino, che hanno contribuito all’escalation della militarizzazione del paese dopo il colpo di stato del 2014.

La NATO – sempre per Patrushev – è rimasta una fonte di tensione e instabilità, spesso utilizzata dagli Stati Uniti per perseguire i propri interessi geopolitici. La sua espansione e le attività aggressive lungo i confini russi rappresentano una seria minaccia per la sicurezza internazionale e la pace.

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