Parigi chiude: prove di lockdown per Covid-19. Ristoranti restano aperti
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Parigi era già in massima allerta. Ora il governo francese vara le nuove restrizioni per la capitale. “L’epidemia corre troppo veloce”, spiega il prefetto di Parigi, Didier Lallement. E annuncia le misure che entrano in vigore.

Come previsto dovranno chiudere i bar per i prossimi quindici giorni.

Restano aperti, invece, i ristoranti. Sarà possibile mangiare nei locali che, come in Italia, avranno un registro clienti, tavolate con non più di otto persone, rispetteranno il distanziamento di un metro e cinquanta e misureranno la temperatura all’ingresso. L’approvazione del nuovo protocollo da parte dell’Alto consiglio superiore della Sanità permette anche di togliere il divieto di apertura per i ristoranti di Marsiglia e Aix-en-Provence chiusi da una settimana. 

“Stop and go”

La strategia di “stop and go” del governo francese è in bilico tra lotta al virus e difesa della vita economica. “Entriamo in una fase nuova, il virus resterà nelle nostre vite per molto tempo”, ha commentato Anne Hidalgo, la sindaca di Parigi. “La vita economica, sociale, culturale deve continuare anche se con un ritmo diverso”, ha aggiunto Hidalgo. Parigi e la sua banlieue hanno superato tutti e tre i limiti fissati dalle autorità sanitarie per la massima allerta, come Marsiglia e Aix-en-Provence. Il direttore generale della agenzia sanitaria dell’Ile-de-France, Aurélien Rousseau, ha precisato che il tasso di incidenza ha toccato i 260 contagi su 100mila persone.

Chiuse piscine e palestre

Oltre ai bar, la stretta sulla capitale tocca anche piscine e palestre, che continueranno a essere chiuse. La pratica sportiva non all’aperto viene autorizzata solo a bambini e adolescenti. Gli atenei di Parigi e della regione non potranno accogliere più del 50% degli studenti della normale capienza.

Divieto di alcol in strada

Sarà vietato consumo di alcol nelle strade, i mercati resteranno aperti. In funzione dello spazio, alcuni negozi non potranno far entrare più di due clienti. Nelle case di riposo le visite di parenti saranno limitate e ne prossimi giorni comincerà una campagna di screening con test rapidi in un’ottantina di strutture per anziani.

Se tra 15 giorni la curva epidemica mostrerà qualche segno di miglioramento si penserà a un allentamento.

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