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L’episodio si è consumato dopo mezz’ora circa dall’inizio della partita che ha visto la vittoria dell’Inter per due reti a uno sul Pescara.

A farne le spese un tifoso interista, originario di Amantea, comune della provincia di Cosenza in Calabria. Il giovane era in compagnia del padre e di un paio di parenti. Ad un certo punto è stato raggiunto da un gruppo di ultrà del Pescara e, quindi, accerchiato. A quel punto gli è stato intimato di togliersi la maglietta con su scritto Ultras Amantea e subito dopo è stato raggiunto da una serie di violenti schiaffi. I tifosi del Pescara sono quindi fuggiti all’arrivo di due pattuglie della Polizia. 

Un fatto, grave, che pare essersi ripetuto negli stessi modi di quel 26 agosto del 2012 quando il Pescara perse per tre reti a zero contro l’Inter. 

“Ho assistito ad atteggiamenti tenuti da tifosi del Pescara davvero ridicoli” raccontò un tifoso seduto in tribuna adriatica.  “Addirittura un signore era tranquillamente seduto sugli spalti in silenzio ed è stato praticamente quasi aggredito da una ventina di personaggi perché aveva la maglietta dell’Inter, per molti minuti gli è stato intimato di togliersi ‘la maglietta di M.'”.  Le intimidazioni continuarono con frasi tipo:“te ne devi andà” “ma allora non l’hai capito che qui comandiamo noi”.

Altri lamentarono la scarsa organizzazione e la poca sicurezza agli ingressi. Due poliziotti agli ingressi e 350 steward per 24mila posti. 

“Questa sera a Pescara sono stati aggrediti e insultati bambini e famiglie perché indossavano magliette dell’inter” commentano sulla pagina “Chieti su Facebook”. “Bambini in lacrime costretti a non esultare tra minacce e lanci di oggetti da parte della gente di Pescara”.

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