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La lettura della delibera rivela che la giunta Di Mattia ha deciso l’affidamento dello smaltimento dei rifiuti alla Arrow Bio, dopo che il suo staff ha scoperto l’azienda su internet

Quel gran genio di Di Mattia non finisce mai di stupire né i suoi elettori né i suoi concittadini che non lo hanno mai votato. Eravamo convinti di essere pronti a tutto dopo aver ascoltato la colonna sonora scelta per le sua campagna elettorale ma, lo ammettiamo, ci siamo ricreduti. Abbiamo preso una cantonata in piena faccia e siamo qui ad ammetterlo ai nostri lettori senza nasconderci dietro il dito medio. Sabato mattina, nell’aula consiliare del Comune di Montesilvano, si è consumato l’ultimo attacco alla giunta di centrosinistra che vuole imporre ad ogni costo, per il trattamento dei rifiuti, la Arrow Bio. 

«Abbiamo fatto chiarezza sulle criticità del bando. Sono mancate trasparenza e partecipazione», queste le parole di Maragno durante il convegno organizzato dalle associazioni “Democrazia e Libertà”, “Partecipazione Popolare” e “Cantiere per l’Alternativa” nella sala consiliare del Comune.

Il presidente dell’associazione “Democrazia e Libertà” vuole vederci chiaro riguardo la scelta fatta dall’Amministrazione Di Mattia. «Un sistema che ci è stato presentato come la soluzione di tutti i problemi economici e sociali di Montesilvano, ma che probabilmente nasconde delle criticità, come hanno sottolineato gli esperti intervenuti». E sempre Maragno, in apertura del convegno, ha aggiunto:«Ci sono piovute addosso delle scelte amministrative pre-confezionate che lasciano parecchi dubbi. Sono mancate trasparenza e partecipazione ma soprattutto non c’è stato buon senso in alcune decisioni. L’Amministrazione doveva coinvolgere i soggetti del territorio perché il prezzo di eventuali scelte sbagliate lo pagheremo noi cittadini».

L’avvocato Leo Brocchi ha calato l’asso più pesante durante l’incontro rivelando che:«si è andati molto oltre il consentito. A mio avviso doveva essere investito il Consiglio Comunale di una decisione come quella del bando sui rifiuti, mentre il sindaco Di Mattia ha preferito utilizzare una delibera di Giunta». Poi ha proseguito dicendo che:«è vero che si può revocare un provvedimento di aggiudicazione definitiva di un appalto pubblico di rilievo comunitario ma solo in certi casi specifici, ad esempio con mutuo consenso tra le parti». La giunta Di Mattia invece, chiarisce Brocchi, «ha revocato l’incarico alla Deco perché si tratta di servizi che non ammettono ripensamenti nel corso di svolgimento del servizio stesso». Come dire: se nel periodo di in cui Deco svolge la sua attività non si dovessero raggiungere degli obiettivi e potrebbero esserci degli aumenti di tariffa, non si potrebbe revocare il contratto e quindi l’amministrazione ritiene di non riconoscere il bando valido. E come ha affidato Di Mattia l’incarico alla Arrow Bio? «da ricerche di mercato effettuate sul web dallo staff del sindaco. Sono stati individuati impianti già esistenti in alcune città estere tra le quali Tel Aviv. È stato individuato nello specifico il processo di trattamento meccanico biologico dei rifiuti denominato “Arrow Bio”». Ed infine cosa fa il governo di centrosinistra a Montesilvano? Da mandato alla stessa società di Tel Aviv:«l’incarico di progettazione preliminare dell’impianto». In definitiva la giunta di Di Mattia avrebbe forzato sia la revoca del contratto con i Di Zio, affidato a persone incompetenti in materia la ricerca di nuove società e tecnologie per il trattamento dei rifiuti, dato l’incarico alla Arrow Bio Technology il compito di progettare l’impianto senza che ne avessero nessun titolo e adottare una tecnologia non compatibile con le leggi europee.

di Antonio Del Furbo

 

 

 

 

 

 

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