Spread the love


Fill to me the parting glass

 


Tutti per uno (1964) è il classico finto documentario su una “tipica” giornata dei Beatles all’epoca in cui la beatlemania era al suo apogeo. Il film segue il gruppo nelle stanze d’albergo, negli studi televisivi e dietro le quinte dei loro concerti. La cosa più interessante è che la parola “Beatles” non viene mai pronunciata in tutto il film.


CASA DOLCE CASA

Buona notte e che la gioia sia con tutti voi. 

La quiete precede l’organizzazione di lavoro del gruppo attuale, e la derivante funzione. La comunità si avvolge, la collaborazione supera rapidamente la governance dello sceriffo, la direzione preminente diviene basilare gestione; si distingue una stabile intesa, quasi divertimento durante l’azione: Prigione presa, non una bella giornata per i vaganti.

La quiete precede l’organizzazione di lavoro del gruppo attuale, e la derivante funzione. La comunità si avvolge, la collaborazione supera rapidamente la governance dello sceriffo, la direzione preminente diviene basilare gestione; si distingue una stabile intesa, quasi divertimento durante l’azione: Prigione presa, non una bella giornata per i vaganti.

BENVENUTI A WOODBURY 

“Ho fatto un sogno che riguarda questo posto. Io ho paura, una paura che non le dico.”

“Dovremmo farci vedere – Non ancora!”

Michonne entra definitivamente in scena, dopo una presentazione esaltante, non ignorando i fantocci repellente. Addio.

Visuale a barre, Andrea arriva esanime nel Paese dei Balocchi: muri molto spessi e uomini pronti a difendere: tutti dentro, fuori tutto, nessuno se ne va; struttura, elaborazione, Controllo. La biondina è stolidamente sedotta.

“Ehi bella ragazza, è ora di svegliarsi”.

Luce celeste, astratta per guardare i non-morti.

VENDETTA

“Non temerai i terrori della notte nè la freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno.”

Salmi 90 a intervalli, passi disegnati, dettati da Hershel, non per caso, modello integrante della serie televisiva, 

il nostro uomo nero dietro il Winkie’s Sunset Blvd.

La MDP dirige l’analisi e l’individuazioni delle ambientazioni,

le sensazioni derivanti,

i chiaro-scuri palesano la definizione dei personaggi, composizione di colori esauriente nei singoli quadri, come nella sigla (pallido, opaco, iride).

“Ma in un mondo dominato da mostri è meglio vivere o morire?”

NELLE TOMBE

“O uccidi o muori, o muori e poi uccidi”.

Penny è l’incipit della follia, l’avviamento del disordine mentale di Philip, il governatore. Solo nero, buio (primi piani, particolari, dettagli, dissimili ai precedenti). Addio crimine organizzato, le prerogative sono differenti: “operazioni”, piani di calcolo nel laboratorio, offensiva alla prigione. 

Percorso complesso studiato per gli avversari, vaganti.

Nessuno può farcela da solo.

CALMA APPARENTE

Rick: tipologia di cuffie precedenti gli anni zero, musica country su radiolina, campi coltivati e rifiuto delle armi da fuoco. Daryl diventa un agente della omicidi sotto copertuna, Carol insegna “storia”.

“Quanti vaganti hai ucciso?

 Quante persone hai ucciso?

 Perchè?”

0 giorni senza un incidente.

Monday Night: The Walking Dead


di Michele Bellafronte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segnalaci la tua notizia