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Si chiama Quintino Pallante ed è l’editore della storica emittente televisiva regionale Telemolise. Pallante prende il pieno controllo del canale 14 del digitale terrestre dell’emittente silvarola dopo che l’ex editore Campitelli ha imposto ai dipendenti un accordo conciliatorio ai suoi dipendenti.

Quintino Pallante, figlio di Lelio Pallante, strappa, quindi, parte dell’informazione agli editori locali e, almeno a chiacchiere, dice di voler rivoluzionare il palinsesto del neo acquisto televisivo. Almeno così sembrerebbe. 

Intanto sono stati formalizzati i nuovi contratti di lavoro: tre i tecnici regolarmente assunti, un addetto al commerciale e due giornalisti dei quattro presenti. Gli altri due non hanno invece accettato l’accordo conciliatorio e quindi restano fuori.

L’EDITORIALE DI TVSEI: CAMPITELLI SIMBOLO, PALLANTE UN DIO

L’annuncio del passaggio di proprietà è stato annunciato a gran voce in un editoriale della redazione di Tvsei. Dopo aver tessuto le lodi dell’ex patron Campitelli definito il “miglior editore che un direttore possa avere”, Alfredo Giovannozzi, direttore dell’emittente, parla di “pedigree di tutto rispetto” del nuovo arrivato. “È un editore vero, abituato a fare televisione da sempre non un semplice avventuriero intenzionato a fare della televisione una fonte di potere”.

IL PALLANTE DI TELEMOLISE

Un grande sforzo, quello di Quintino, per creare una tv come Telemolise. Non ha badato a spese e gli investimenti continuano ad arrivare.

L’emittente è diretta da Manuela Petescia, soprannominata “nostra signora della televisione”e conta su un centinaio di collaboratori, tra cui una sessantina di dipendenti, fra giornalisti, tecnici, amministrativi, e operatori web. A lodare le gesta eroiche dell’emittente fu Aldo Grasso che scrisse:”Durante i tragici giorni del terremoto coperti da una lunga diretta gli ascolti di Telemolise hanno subito un’impennata raggiungendo la media di 123.000 spettatori su un bacino di 300.000 abitanti, con punte di quasi un milione di persone”. E ci mancherebbe. Su tragedie e morti la tv fa sempre grandi ascolti e non bisogna essere un Grasso qualsiasi per arrivare a tali illuminanti conclusioni.

L’emittente sembrerebbe spostata, a quanto pare, a destra. Infatti la Petescia è moglie del senatore Pdl Ulisse Di Giacomo. La stessa Petescia che vanta, tra l’altro, docenze nell’ateneo molisano. “Quell’università ribattezzata da un’inchiesta di Riccardo Bocca (figlio di Giorgio Bocca tanto per non farci mancare nulla) sull’Espresso di ‘amici e parenti’. “Tutti insieme appassionatamente negli uffici dell’Unimol, l’università del Molise fondata nel 1982. Alla sede centrale di Campobasso, per dire, il direttore amministrativo vicario si chiama Valerio Barbieri ed è sposato con Maria Teresa De Blasis, responsabile della segreteria di presidenza a Legge. La quale, a sua volta, ha il fratello Salvatore al settore sicurezza e prevenzione. Intanto il cugino di Barbieri, Ottavio Cirnelli, è segretario amministrativo al dipartimento di Scienze economiche gestionali e sociali, mentre la moglie Silvana Rubbo si trova al settore previdenza”. Ed è solo l’inizio.

L’INDAGINE SU TELEMOLISE

“Nostra Signora della televisione, il direttore di Telemolise Manuela Petescia” scrive Matteo D’errico sul suo blog, “ieri mattina si è presentata a Palazzo di giustizia pretendendo di essere ascoltata dal Procuratore capo dott. Armando D’Alterio,  responsabile dell’inchiesta per presunta associazione a delinquere in cui è coinvolta anche Telemolise, ribatezzata da molti ‘Teleiorio'”.

Il Procuratore capo della Repubblica sta indagando sulla miriade di incarichi e consulenze extraistituzionali affidati dalla precedente giunta guidata dall’ex governatore Michele Iorio. Il filone si concentra sulla comunicazione istituzionale. Campagne di informazione sulle emittenti locali (Telemolise 1 e Telemolise 2, Teleregione, Teleisernia e Teletrigno). “Pubblicità pagata con soldi pubblici” scrive D’Errico. “L’indagine riguarda anche il metodo di assegnazione degli appalti. In particolare su quello complessivamente da 1 milione e 200 mila euro frazionato in sei mini appalti da 200 mila euro ciascuno per non incorrere, secondo gli inquirenti, nell’obbligo del bando di gara europeo. A beneficiare dell’assegnazione, con tacito rinnovo annuale, l’emittente televisiva privata Telemolise che ha messo a disposizione della Protezione Civile i suoi ponti radio affinché l’Agenzia potesse avere un sistema di radio collegamento per le eventuali emergenze”.

La Petescia, non essendo stata ricevuta dal dott. D’Alterio perché la stessa è indagata nell’inchiesta, “scambiando la Procura per una trasmissione della sua televisione, il direttore dell’emittente molisana ha acceso i toni e iniziato la protesta per i corridoi della procura, lanciando accuse a tutti coloro che si stanno occupando dell’inchiesta di essere responsabili delle difficoltà economiche che Telemolise sta attraversando” ha concluso D’Errico.

E, nonostante tutto, Pallante acquista tv abruzzesi? Per caso la destra politica sta serrando le fila per l’imminente sconfitta?

Antonio Del Furbo

 

 

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