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In tempi di crisi, si sa, i comuni mortali sono abituati a stringere la cinghia e a limitare le spese di gestione familiare. È un semplice algoritmo che persino i nostri nonni conoscevano ma che chiamavano ‘responsabilità’. Per la casta, però, il modello matematico non può essere applicato alle loro tasche.

Dunque, se esiste un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi, applicabile, tra l’altro, a vari settori, per i nostri politici il processo non funziona.

E in effetti, dopo che il governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha dichiarato, sempre a reti e quotidiani unificati, che l’ente non può permettersi di pagare gli stipendi dei suoi impiegati per i mesi di novembre e dicembre, i consiglieri regionali approvano una modifica di legge che li autorizza a prelevare un anticipo di Tfr. Poco importa se si è stati eletti da anni o da giorni: i 50mila euro a testa sono pronti per essere versati sul conto corrente senza chiedere conto a nessuno.

Secondo L’Espresso, la norma è stata approvata con urgenza e senza che sia stata posta all’ordine del giorno. D’altronde Natale è alle porte, non si può rischiare di non fare in tempo a comprare i regali e, magari, a prenotare una settimana bianca.

Antonio Del Furbo

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