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Il clima politico è teso. Molto teso. Senza dimenticare che il clima diventa rovente quando lo scontro avviene tra Movimento 5 stelle e Partito democratico.

Nella giornata di ieri è avvenuto un fatto increscioso e mortificante” scrive l’eurodeputata del gruppo Efdd Daniela Aiuto. “Mentre ero in attesa all’aeroporto di Bruxelles Charleroi di imbarcarmi per il volo che mi avrebbe riportata a Pescara, mi sono imbattuta nel governatore D’Alfonso che, evidentemente in clima di campagna elettorale, di fronte a tutti i passeggeri mi ha aggredita verbalmente, strumentalmente denigrando il mio lavoro in Europa, con particolare riferimento alle ormai famose interrogazioni alla Commissione Europea, da me proposte sui finanziamenti regionali alla S.A.G.A. Spa (Società Abruzzese Gestione Aeroporto, costituita nel 1981 al fine di gestire l’Aeroporto d’Abruzzo)”.

D’Alfonso all’epoca si scagliò contro l’Aiuto dopo che quest’ultima aveva presentato due interrogazioni alla Commissione europea su “finanziamenti illeciti e presunti illeciti rispettivamente all‘Aeroporto d’Abruzzo e al suo gestore Saga” allo scopo di “chiedere alla Commissione se era a conoscenza del comportamento illecito che ha tenuto la Regione e la società Saga”

Tali interrogazioni, evidentemente, mandarono su tutte le furie il presidente della Regione, che che su Facebook prese di mira, senza mai nominarla ma lasciando chiaramente intendere di riferirsi a lei, l’europarlamentare grillina, con un post e una serie di commenti su Facebook. 

Ecco il primo:

“Giornale di Bordo: sembra che un parlamentare europeo, casualmente eletto, abbia profuso tutte le energie per far chiudere l’Aeroporto d’Abruzzo. Si tratta di organizzare il ricorso ad un antico istituto austroungarico a questo punto. Attivare la “decadenza per nullità del mandato popolare”. Gli abruzzesi devono sapere chi fa cosa contro l’Abruzzo! Nelle prossime ore, per tanti giorni, dobbiamo concentrare le evidenze su questa strana esistenza di Parlamentare Europeo. 

Come si può arrivare a tanta contorsione mentale? Panfilo Gentile proporrebbe il confino e farebbe avanzare la proposta della democrazia dei migliori, mai piu’ candidati a caso, per evitare gli eletti per caso. Dante Alighieri creerebbe uno spazio riservato ai “dannosi” nei gironi piu’ infuocati. Nel mio paese, Lettomanoppello, “misciacchie” “comunista delle bombe”, come amava definirsi, lo avrebbe riempito di parolacce dialettali. Cominciando con il sostenere: “che ce vo sciai, dallu zeru”?”.

Ecco il secondo:

Devo capire perché Camillo d’Alessandro non me lo ha detto prima: penso che ha voluto risparmiarmi una reazione giustamente volgare. D’Annunzio sarebbe ricorso ad un liquido giallastro incredibilmente espressivo. Più o meno voleva rispondere così “con l’urina”, a chi lo ricercava per fare numero in Parlamento, davanti al rischio di perdere il numero legale. Qui non si tratta di aver fatto il numero passivo, ma di aver giocato contro l’Abruzzo!! Altro che il liquido giallastro. Ci vo’ Misciacchie di Lettomanoppello e le sue parolacce educative…”.

Una serie di affermazioni che il Movimento 5 stelle al’epoca definì “Squalificante”. “Un susseguirsi di frasi sporche ripulite con grande sforzo” aggiunsero dal Movimento. Insomma “frasi che raccontano un animo senza stile e inadeguato a ricoprire un ruolo istituzionale di tale rilievo.”

E la Aiuto, oggi, dopo quella che lei ha definito un’aggressione, torna a spiegare che “queste interrogazioni, promosse a fini di trasparenza e competitività in favore dell’Utenza, già anni fa suscitarono, da parte della stessa persona (evidentemente poco serena nella valutazione della vicenda), reazioni molto poco composte.”

Tra l’altro, c’è da aggiungere, che proprio una di quelle interrogazioni riguardava due contratti intercorsi nel 2009 – poi rinnovati – tra la S.A.G.A. e Ryanair, mai sottoposti a notifica presso la Commissione Europea, con contrarietà agli artt. 101 e 102 TFUE e sanzionabilità dal sistema antitrust, visto l’effetto di esclusione di altre compagnie aeree dalle tratte già collegate, con risalenti e perduranti accordi, da Ryanair.

“Questo comportamento, già da me portato all’attenzione del Presidente del Parlamento Europeo On. Tajani” aggiunge la Aiuto “non è ammissibile né come parlamentare, né tantomeno come donna. Non è tollerabile che chi si occupa, per ruolo istituzionale, di portare all’attenzione degli organi di vigilanza europei vicende legate alla ‘cosa pubblica’, debba subire, dagli stessi amministratori del territorio, attacchi pubblici gratuitamente denigratori e profondamente offensivi non solo della propria persona ma dell’intera istituzione che essa rappresenta.
Ho già dato mandato ai miei legali di intraprendere tutte le più opportune iniziative a tutela della mia immagine e del mio lavoro.”

E Luciano D’Alfonso a stretto giro replica sul suo profilo Facebook in maniera ironica:

“Quella che secondo l’on. Aiuto sarebbe stata una ‘aggressione verbale’ avvenuta ieri all’aeroporto di Charleroi è stata in realtà semplicemente una mia dichiarazione in merito ad un problema che si era creato due anni fa con Ryanair – relativo all’aeroporto di Pescara e non solo – problema che io ho contribuito a risolvere, mentre l’on. Aiuto faceva interrogazioni alla Commissione Europea su presunte irregolarità nella gestione della Saga.

Le ho anche detto che io avevo lottato in ogni modo per mantenere il volo Pescara-Charleroi, mentre lei aveva cercato di ostacolarlo e che, per questa ragione, sarebbe stato più coerente se lei non fosse salita a bordo. Tra l’altro, molti degli abruzzesi presenti hanno appreso della vicenda sul momento e mi hanno assicurato il loro sostegno.

L’on. Aiuto ha affermato che io stessi facendo campagna elettorale, mentre io mi sono limitato a ricordare ciò che ciascuno di noi ha fatto in una vicenda che avrebbe potuto dare un colpo mortale al turismo e all’economia d’Abruzzo. Un giorno forse apprenderemo anche cosa hanno fatto i senatori abruzzesi del M5S per la loro regione.

Per coerenza, l’on. Aiuto non dovrebbe ricandidarsi in Abruzzo, poiché ha esercitato la sua azione di parlamentare europea contro gli interessi della nostra regione. Per l’occasione le ho consigliato di candidarsi in Germania.

Aggiungo che la prossima volta, per meglio sostenere le mie ragioni, mi farò aiutare anche da Bob, il mio megafono.”

 

Il video dello scontro 

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