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Il professore, intervenuto ad un evento organizzato dall’Associazione Codici e dal Movimento 5 stelle, vede  due scenari per la salvezza dell’Italia: la Francia che arriva in soccorso e la Germania che si tira fuori dalla zona euro.

Dal 1996 è entrato di ruolo nell’università italiana e dal 2005 insegna Politica economica presso l’Università Gabriele D’Annunzio di Pescara il Dottor Alberto Bagnai. Collabora con il Centro di ricerca in economia applicata alla globalizzazione dell’Università di Rouen (Francia). Si è occupato soprattutto di problemi di sostenibilità del debito pubblico ed estero, di economia europea e di economie emergenti, e delle relazioni fra commercio e crescita, scrivendo saggi su riviste e volumi specialistici per lo più pubblicati all’estero. Il 29 Dicembre è intervenuto a Pescara al convegno organizzato dal Movimento 5 stelle e l’Associazione Codici dal titolo:«È la fine dell’euro?». Durante il suo intervento Bagnai è stato molto chiaro sulla situazione del debito pubblico italiano:«Stiamo pagando 5 punti di tasso d’interesse in più degli altri paesi, quelli creditori, perché loro si aspettano che noi facciamo questo. Quindi noi stiamo pagando un biglietto d’uscita per restare dentro». Molti degli italiani ignorano ad esempio che:«il prezzo della benzina è fatto per l’80% di tasse e la moneta si è svalutata del 20% ma nessuno se ne é accorto», continua il professore:«perché il problema è l’informazione». Secondo Bagnai l’Europa a due velocità non va bene:«bisognerebbe uniformare il mercato del lavoro in Europa». Poi una riflessione sulla moneta Simec ideata dal compianto professor Auriti:«Ci conviene rimanere sul campo dei modelli noti se vogliamo che i nostri interlocutori non ci scambino per sognatori».


di Antonio Del Furbo   filmaker Salvatore Vultaggio

 

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