Covid-19: Villafrati torna zona rossa. È la prima in Italia
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Villafrati è il primo comune d’Italia a diventare zona rossa. A deciderlo è stato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo aver sentito il sindaco positivo e ricoverato in ospedale.

Il provvedimento è entrato in vigore alle 14 di oggi.

Un provvedimento resosi necessario per evitare il diffondersi del Covid-19, dopo che gli uffici dell’Asp hanno segnalato la presenza di un cluster che al momento conta ottanta persone. Villafrati era già stato zona rossa per oltre un mese durante l’ondata di Covid-19 in primavera. La città oggi si aggiunge alle altre quattro aree attualmente off limits sedi della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte a Palermo.

“È una misura di primo contenimento – sottolinea il governatore – concordata con l’amministrazione comunale e resa obbligatoria per evitare la diffusione incontrollata del virus. Troppi positivi in pochi giorni dimostrano che non sono state adottate le minime precauzioni richieste. Possiamo prevedere le regole più rigide e le sanzioni più elevate, ma è necessario il buon senso da parte di ognuno di noi, che mi pare, invece, stia mancando. Per questo motivo, rinnovo l’invito a tutti i cittadini a usare la mascherina, anche all’aperto, se non ci sono le distanze minime e, soprattutto, a evitare gli assembramenti. Solo così possiamo limitare i contagi. Un appello, infine, ai prefetti dell’Isola, affinché diano disposizioni più ferree alle forze dell’ordine in tema di controlli. La Sicilia, che pur dal punto di vista sanitario è preparata a un’eventuale impennata di ricoveri, non può permettersi un nuovo lockdown”.

Zona rossa fino al 12 ottobre

Il provvedimento sarà valido fino alla mezzanotte del 12 ottobre. La misura prevede il divieto di circolare a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, a eccezione degli spostamenti per lavoro, per l’acquisto e/o il consumo di generi alimentari e per l’acquisto di beni di prima necessità. È consentito, inoltre, muoversi per ragioni di natura sanitaria o per appuntamento presso studi professionali. Vietata ogni attività ricreativa così come  passeggiare o stazionare nelle aree pubbliche. Gli esercizi commerciali dovranno garantire l’accesso a solo una persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. E’ consentito l’asporto e la vendita al domicilio.

Sono vietati invece i banchetti e le feste, pubbliche e private di qualunque tipo, che comportino la presenza contemporanea di più di sei persone. Ogni esercizio commerciale dovrà chiudere alle 21, alle 23 ristoranti e pizzerie.

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