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Il professore è tornato nuovamente in Abruzzo in occasione di una raccolta fondi per la Stamina Foundation Onlus. All’evento, in rappresentanza della Regione Abruzzo, ha partecipato il Consigliere regionale Emilio Nasuti che ha ribadito il completo appoggio a Davide Vannoni. “Attendiamo che alle parole seguano i fatti” ha dichiarato il professore.

Sono arrivati anche dalle regioni limitrofe i malati con le loro famiglie per ascoltare il professore più odiato dal ministro Lorenzin. Davide Vannoni, giunto a Pescara in occasione della raccolta fondi per la sua Onlus, ha ribadito, se mai ce ne fosse stato bisogno, la sua determinazione nell’andare avanti con la sperimentazione del suo metodo. «L’Abruzzo è stata la prima regione che ha dato il via libera per le cure Stamina – ha ricordato Vannoni – però stiamo ancora aspettando che questa cosa si concretizzi» ha aggiunto. A tre mesi esatti dalla seduta del Consiglio regionale che ha approvato all’unanimità una risoluzione bipartisan sulla questione, è ancora tutto fermo. «Non è così – ha precisato Emilio Nasuti primo firmatario della risoluzione – tutto il Consiglio regionale sta procedendo in maniera spedita sull’argomento».

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Di parere opposto Andrea Sciarretta, papà di Noemi malata di SMA, che per la seconda volta si è visto negare dal giudice l’accesso per le cure della piccola:«Non voglio che Noemi sia il prossimo Raoul perché nel concreto si sono soltanto sentite le chiacchiere». Eppure la risoluzione parla chiaro:«La Regione Abruzzo invita il Governo nazionale ed in particolare il Ministro della Salute ad attivarsi ulteriormente e in tempi brevissimi, nella ricerca di soluzioni che possano garantire a tutti coloro che ne facciano richiesta, parallelamente alla sperimentazione scientifica e ai Decreti Legge, la possibilità di accedere alle cure staminali secondo la metodica Stamina sotto la responsabilità del richiedente, del medico prescrittore e del Direttore del laboratorio di produzione della predetta metodica, poiché l’alternativa attuale per le persone richiedenti è solo quella di un esito infausto del decorso della malattia». La “forzatura” voluta dalla Regione Abruzzo voleva stimolare a portare la sperimentazione nell’ospedale di Pescara permettendo ai malati un altro punto di accesso per le proprie cure smaltendo la fila degli Spedali di Brescia. «È necessario che Vannoni faccia un incontro con il direttore generale della Asl di Pescara, Claudio D’Amario – ha aggiunto Nasuti – in quanto già esiste un centro che fa coltivazione di cellule staminali». Nicoletta Verì, Consigliere regionale Pdl, avrebbe smentito la possibilità di portare la sperimentazione a Pescara e Chieti.

Pare che i politici possano solo provare a sensibilizzare altre istituzioni all’argomento Stamina ma di più non possono fare. I veti incrociati che provenienti da Roma avrebbero, infatti, ammutolito il presidente della Regione Gianni Chiodi. Inoltre si parrebbe che proprio Claudio D’Amario non sarebbe tanto convinto di portare Vannoni in Abruzzo. In sostanza i malati devono augurarsi che in ogni ente regionale ci sia un caso Luca Merlino (direttore Vicario Sanità Regione Lombardia ndr) che possa consentire le cure Stamina.

di Antonio Del Furbo 

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