Giada Giunti: pronta a incatenarmi davanti a Montecitorio. Io, 'torturata' dai giudici
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“Sono pronta ad incatenarmi davanti a Montecitorio. Dopo 11 anni si continua a torturare bambini e mamme”. La vicenda di Giada Giunti.

Lo sfogo è di Giada Giunti, coinvolta in una vicenda con l’ex marito violento che ha chiesto la casa famiglia per il proprio figlio pur di allontanarlo da lei. Il punto è che l’ex marito, come racconta la donna, è stato definito – dalle Ctu nominate dal Tribunale dei minori – come violento e con disturbi della personalità, pericoloso per il figlio perché violento, narcisista, con comportamenti di aggressione e rabbia. La Giunti è accusata dal marito di aver abbandonato al circolo sportivo il figlio, ma poi di essere simbiotica.

“Noi non siamo difese e protette. Ieri c’è stato il decimo rigetto da parte della Corte d’Appello del nostro documento. E nonostante la nostra ricusazione”.

Tutto ciò è avvenuto ieri, in una data simbolo in cui “io sono stata maltrattata, picchiata” aggiunge Giada.

Dunque, l’interessamento della politica. Ora si attende la decisione del ministro della Giustizia Cartabia che ha in mano le registrazioni delle violenze sul figlio di Giada.

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