Gli stipendi lievitati al Comune di Chieti: la delibera approvata all'unanimità
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L’amministrazione teatina appena insediatasi al Comune di Chieti ha pensato bene di portare all’attenzione del nuovo governo cittadino il documento pro-casta.

La delibera è la numero 19 che proprio oggi è stata pubblicata sull’albo pretorio del Comune di Chieti. La Giunta rende così noti gli stipendi mensili del sindaco, del vicesindaco, degli assessori e del presidente del Consiglio comunale.

Politica al tempo del Covid: la nuova amministrazione di Chieti assume amici e parenti. E aumenta gli stipendi

Una delibera che, come abbiamo raccontato, ha messo tutti d’accordo. Così accade che il sindaco Diego Ferrara si vedrà riconoscere un bonifico più pesante rispetto al predecessore, Umberto Di Primio. Ferrara percepirà 4.734,09 euro lordi mensili. Il suo vice, Paolo De Cesare, ne guadagnerà 3.550,58.

Poi ci sono gli assessori Tiziana Della Penna, Giancarlo Cascini, Mara Maretti, Anna Teresa Giammarino, Manuel Pantalone, Enrico Raimondi, Chiara Zappalorto e Stefano Rispoli a cui andranno 2.840,46 euro. Stessa cifra al presidente del Consiglio comunale Luigi Febo.

L’approvazione nei giorni del rischio secondo lockdown

La nuova Giunta ha soppresso quello che la passata amministrazione Di Primio aveva introdotto: ovvero l’indennità del 7%. L’amministrazione Ferrara, evidentemente, ha mancato di tatto politico visto che la delibera n. 19 è stata approvata l’11 novembre, in piena pandemia. Uno schiaffo a chi, in questo momento, sta lottando per la sopravvivenza.

Al servizio della cittadinanza ma…

La delibera, tra le motivazioni dell’aumento degli stipendi, cita, in sostanza, il fatto che chi ha scelto di servire la città dovrà rinunciare a parte degli introiti derivanti dalle proprie attività. E, dunque, i cittadini, con le proprie tasse, devono contribuire a finanziare la casta.

Lavoratori che si trovano che si trovano in posizione per la quale, non ricevendo retribuzione dal datore di lavoro, non possono ottenere dallo stesso il collocamento in aspettativa non retribuita e non possono fruire di permessi retribuiti a carico dell’ente, per tutto il periodo in cui si trovano in tali condizioni, anche se fruiscono di indennità ed interventi sociali erogati temporaneamente da enti ed istituti previdenziali

La delibera
Delibera-19-Comune-Chieti

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