Il click day Invitalia dura 1 secondo: aziende senza rimborso per le spese anti-Covid
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L’obiettivo avrebbe dovuto essere l’assegnazione, a 3.150 imprese, di una somma a fondo perduto per l’acquisto “di dispositivi di protezione per l’emergenza Covid -19. Invece il trucco è stato quello di aprire e chiudere la procederà online in un solo secondo. O forse meno. Il click day Invitalia dura 1 secondo e, ovviamente, lascia centinaia di imprese a secco di liquidità.

Una sorta di lotteria della disperazione in cui vince solo chi è più fortunato.

Sono le ore 9 dell’11 maggio scorso. Le imprese si collegano sul sito di Invitalia e inviano (o cercano di inviare) le spese sostenute per l’acquisto di dispositivi medici. Sono 249.681 piccole e medie aziende. Di queste 205.573 hanno i requisiti in regola. Nonostante questo, non ottengono nemmeno un euro perché sono arrivati un millesimo di secondo più tardi nel fare richiesta.

50 milioni di euro in un secondo

Nel primo secondo sono partite 8.092 prenotazioni. Nel primo minuto erano già 41.291. L’ultima “qualificata” che ha ottenuto il contributo ha presentato la domanda alle h 9.00:1.046749.

Un meccanismo da telequiz per distribuire 50 milioni di euro, il finanziamento previsto dal Bando “Impresa sicura”. Solo chi ha spinto il tasto “invia” in quella frazione di secondo incasserà da un massimo di 150mila euro a un minimo di 500 euro di rimborso. Agli altri, ovviamente, nulla. Le richieste ammontano in totale a 1 miliardo, 207 milioni, 561 mila euro.

Niente blocco come accaduto nel caso dell’Inps. Tante aziende a bocca asciutta.

Duecentomila imprese che avevano speso soldi per l’acquisto di mascherine, guanti, visiere non vedranno nemmeno un euro di rimborso. Con l’aggravante, da parte di un sistema, che aveva previsto questo modello. Tutto pianificato secondo un criterio assurdo.

“La piattaforma ha tenuto” hanno prontamente precisato i responsabili di Invitalia. Le imprese che sono riuscita a prenotare il rimborso, potranno inoltrare le domande. Poi passerà altro tempo per passare all’incasso.

Invitalia ne ha combinate altre, comunque. Il flop day è l’ultima perla del commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. La sua struttura, insieme a Unioncamere, ha realizzato la piattaforma digitale, lanciato il bando e istruito tutte le pratiche. Con l’input partito dal ministero dell’Economia.

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