Mario Nava, l'ex presidente della Consob deriso dai 5 stelle e che oggi deciderà sui fondi europei all'Italia
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I 172 miliardi del Recovery Fund promessi dall’Europa e destinati al nostro Paese non sono un regalo. Seppur il Governo esulti, sulla questione il percorso è tutt’altro che facile. Questo molti non lo hanno capito, altri fanno finta di non saperlo. L’uomo chiave sui fondi Ue è Mario Nava.

Marco Bresolin su La Stampa spiega che “Il governo dovrà presentare un dettagliato piano quadriennale in cui elencare tutte le riforme e gli investimenti che intende realizzare con i finanziamenti Ue. Il programma dovrà andare incontro alle raccomandazioni del Semestre europeo ed essere autorizzato dalla Commissione. Dopodiché, entro il 30 aprile di ogni anno, andrà aggiornato. L’esborso dei fondi avverrà a rate e sarà subordinato ai reali progressi nell’esecuzione delle riforme”.

Inoltre, “nel piano bisognerà concordare un crono-programma con obiettivi precisi, sul quale ci sarà una sorta di monitoraggio”. Ad avvertire l’Italia è Valdis Dombrovskis: “Se gli obiettivi non verranno centrati, la rata non verrà pagata”. C’è, poi, un altro aspetto da sottolineare. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha istituito una nuova direzione generale che si occuperà proprio delle riforme strutturali. Da chi sarà guidata? Da Mario Nava. Si tratta dell’ex presidente della Consob che aveva lasciato l’incarico nel 2018 in seguito alle “divergenze” con il primo governo Conte, in particolare con il M5S. Facciamo dunque un passo indietro.

Siamo nel 2018, Nava si dimette da presidente della Consob dopo le pressioni dell’allora governo Conte I.

“Finalmente arriva la presa d’atto da parte del presidente della Consob circa la sua incompatibilità tra il distacco dagli uffici tecnici della Commissione europea e la guida di una Autorithy nazionale come la Consob”, commentava l’allora vicepremier e capo del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, il quale poi si complimentava con chi “nel Movimento non ha mai mollato su questa battaglia”.

E Gianluigi Paragone commenta: “Eh sì, era proprio una battaglia di primo piano per i grillini. E ora? Cosa diranno? Tra loro, la più agguerrita era stata la pasionaria Carla Ruocco, che su Twitter esultava: ‘Il Presidente illegittimo di Consob Mario Nava ha rassegnato le dimissioni dopo 2 mesi intensi in cui abbiamo portato il suo caso in commissione Finanze e su tutti i giornali’, scriveva la portavoce alla Camera del M5S.”

Poi chiosava parlando di un “lavoro di pulizia” che “permetterà di garantire ai risparmiatori un efficace ed imparziale controllo del sistema finanziario nazionale”. Cosa dice oggi Carla Ruocco su questa nomina di Nava? Cosa dice Di Maio? Già, perché dipenderà in gran pare da Nava l’arrivo dei fondi europei all’Italia. 

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