Mario Quaglieri, politico e chirurgo da 294mila euro
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Nell’eco delle elezioni regionali del 10 marzo scorso, è emerso che il candidato più votato, Mario Quaglieri, svolgeva contemporaneamente il ruolo di medico chirurgo autonomo presso una clinica affiliata al sistema sanitario nazionale, attraverso un contratto con la Regione, e quello di consigliere regionale e assessore.

Mario Quaglieri, politico e chirurgo da 294mila euro. Questo non era un segreto, poiché è documentato nella sezione dedicata alla trasparenza amministrativa del Consiglio regionale, dove Quaglieri è indicato come Datore di lavoro presso la Casa di Cura L’Immacolata di Celano (L’Aquila), convenzionata con il sistema sanitario nazionale, dove opera come primario chirurgo.

Inoltre Quaglieri è stato riconfermato come assessore al Bilancio con un record di quasi 12.000 preferenze, mantenendo così la sua posizione di protagonista all’interno del Consiglio regionale per ben cinque anni. Il suo reddito complessivo è costantemente superiore a quello degli altri consiglieri, con dichiarazioni fiscali che oscillano tra i 145.000 e i 294.000 euro negli ultimi anni, molto al di sopra dei 80-90.000 euro lordi annui dichiarati dalla maggior parte degli altri membri dell’assemblea, nonostante molti di loro abbiano attività private.

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Non c’è stata alcuna omissione da parte di Quaglieri riguardo alla sua situazione lavorativa e finanziaria, eppure la sua elezione ha sollevato interrogativi e controversie. Il suo profilo di politico e professionista è diventato oggetto di dibattito intenso, sia all’interno che all’esterno dei corridoi politici abruzzesi, specie alla luce delle normative sull’incompatibilità dei ruoli.

Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale del Partito Democratico, ha annunciato di aver presentato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) riguardo alla presunta incompatibilità di Quaglieri, sottolineando il suo coinvolgimento come presidente della commissione Sanità e assessore al Bilancio, incarichi che avrebbe continuato a svolgere nonostante la sua attività medica privata. La questione ha generato interrogativi sul perché l’opposizione abbia sollevato il problema solo ora, e su perché gli uffici preposti non abbiano esaminato la situazione in precedenza.

Quaglieri: “Illazioni”

Quaglieri, tuttavia, ha respinto le accuse definendole “illazioni” e ha sottolineato il rispetto della volontà popolare, esprimendo disappunto per la trasformazione della questione in una “barzelletta”. Tuttavia, non ha fornito chiarimenti sulla presunta incompatibilità.

La situazione ha provocato tensioni all’interno della maggioranza di centrodestra e del Consiglio regionale, con il presidente Marco Marsilio che ha convocato un summit per affrontare la composizione della nuova Giunta. Quaglieri potrebbe essere escluso dalla nomina come assessore in attesa di chiarimenti, decisione che potrebbe trovare favore anche tra altri aspiranti membri della Giunta.

La questione è stata affidata all’avvocato Carlo Benedetti, del Foro dell’Aquila, per esaminare i possibili profili di incompatibilità e ineleggibilità secondo la legge regionale del 2004. Si discute se il ruolo di Quaglieri rientri nei termini della legge, considerando che agisce come consulente autonomo e non come dirigente medico dipendente della struttura.

La vicenda è ora oggetto di un intenso lavoro degli uffici preposti e della politica regionale, mentre il tempo stringe per la presentazione della documentazione necessaria per l’ingresso al Consiglio regionale. La controversia legale si preannuncia complessa, con diverse figure politiche e legali coinvolte nella ricerca di una soluzione a questa intricata situazione.

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