Il salva Mediaset spacca il centrodestra e avvicina Forza Italia ai 5 stelle
Spread the love

Il salva-Mediaset è un “emendamento che parte da Stefano Patuanelli, in accordo con Roberto Gualtieri“.

A raccontare la vicenda è un parlamentare del Partito democratico. Che aggiunge: “gli altri ministri ne hanno preso atto a cose fatte. Che i 5 Stelle facciano i furbi sulla pelle degli altri è inaccettabile”. La conferma arriva proprio da Patuanelli: “Si tratta di una norma di origine governativa, lavorata dallo Sviluppo economico, da me personalmente con il ministero dell’Economia e il ministro Gualtieri”.

Mediaset: l’emendamento di Patuanelli (M5s) che salva Berlusconi. Norma inserita nel decreto anti-covid

L’emendamento al decreto Covid è stato votato in aula al Senato e attribuisce all’Agcom uno strumento di sorveglianza a tutela del pluralismo nelle comunicazioni. Trattandosi della principale azienda di Silvio Berlusconi, l’M5S con in testa Luigi Di Maio si era affrettato a prendere le distanze da ogni ripercussione per così dire “politica” del provvedimento. Nessun allargamento della maggioranza insomma.

Tra Di Maio e Berlusconi è scoppiato l’amore.

La norma è messa nera su bianco da Mirella Liuzzi, sottosegretaria al Mise dei 5 Stelle. A seguire è stata vagliata coi membri della commissione vigilanza Rai del suo partito, ricevendo l’ok. In un ottica non tanto di fare un favore a Berlusconi, ma “di salvaguardia di un’azienda italiana che dà lavoro a migliaia di dipendenti italiani. Quando Fincantieri tentò l’acquisizione di Stx, i francesi alzarono i muri. A questo punto lo facciamo anche noi”, spiega un esponente del M5S.

Forse per caso (mica tanto) la norma è coincisa con un avvicinamento di Forza Italia alla maggioranza di governo, ed è a quel punto che il Movimento ha cominciato a dare battaglia pubblicitaria contro il “grande nemico”, cioè il Cavaliere. Cosa che stava creando malumori nel gruppo dem. “Non si tratta di una norma ad aziendam o per fare un dispetto a una società non italiana, ma francese, ma è semplicemente la presa d’atto che una sentenza europea porta ad avere un vuoto normativo da colmare”, le parole del ministro Patuanelli.

Il dato politico è che l’emendamento sembra aver diviso il centrodestra. Con la Lega che si è astenuta, mentre Fratelli d’Italia rivendica la scelta di difendere l’italianità dell’azienda. “Volendola guardare da quel punto di vista, siamo riusciti a spaccarli in maniera plateale”, dice il viceministro allo Sviluppo economico Stefano Buffagni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segnalaci la tua notizia